01/02/2018

FONDERIE / 1, PASSO SIGNIFICATIVO PER SPOSTAMENTO A MODENA

L’assessore Bosi ha risposto a un’interrogazione di Malferrari (Art.1 Mdp/Per me Modena): firmato il Protocollo con l’Azienda, tra gli obiettivi la difesa dei lavoratori

“La firma del Protocollo avvenuta il 29 gennaio e la conferenza stampa di questa mattina dove lo stesso Moretti ha ribadito la volontà di non spezzare il filo storico che lega le Fonderie cooperative e la città di Modena, sono un significativo passo avanti verso l’individuazione di una soluzione che tenga in equilibrio i diversi aspetti di una vicenda complessa”.

Lo ha sottolineato l’assessore al Lavoro del Comune di Modena Andrea Bosi rispondendo in Consiglio comunale giovedì 1 febbraio all’interrogazione di Marco Malferrari relativamente alla delocalizzazione delle Fonderie Cooperative di Modena. Il consigliere di Art.1 Mdp/Per me Modena ha chiesto se non si ritenesse convocare con la massima urgenza un tavolo congiunto che affronti e chiarisca definitivamente il ruolo delle Fonderie cooperative con la finalità di scongiurare la delocalizzazione produttiva e salvaguardare l’occupazione.

Riqualificazione ambientale e rigenerazione urbanistica dell’area di via Zarlatti con cessazione dell’attività delle Fonderie entro il 31 gennaio 2022; delocalizzazione in un sito comunale più distante da aree densamente urbanizzate; difesa dei lavoratori e diritto dell’impresa a proseguire la propria attività come sorgente di lavoro e quindi pezzo importante dell’economia modenese sono i quattro obiettivi fondamentali del Protocollo appena firmato da Comune e Fonderie Cooperative, ha spiegato l’assessore.

“A questo si aggiunge che le dichiarazioni di Moretti – ha sottolineato Bosi - fanno ben sperare sul fatto che la volontà della società, come quella dell’Amministrazione, sia davvero di delocalizzare il sito produttivo in una zona di Modena e non a Padova”.  L’assessore, ha ricordato la complessità della questione sul piano politico “perché bisogna tenere in equilibrio diversi elementi: ascolto dei cittadini, sperimentazione delle tecnologie, sopravvivenza dell’azienda, tutela dei posti di lavoro (70 solo a Modena ma si parla di quasi 200 con altro stabilimento di Codigoro), individuazione di aree più idonee, tutela dell’ambiente”. E ha ribadito che “l’impegno del Comune è totale sia sul piano dell’ascolto dei cittadini sia sul piano dell’individuazione delle aree da sottoporre all’azienda per procedere con la delocalizzazione.

Bosi ha anche osservato che dal 15 gennaio è operativo l’impianto sperimentale con iniezione di carboni attivi nelle condotte di aspirazione a monte dei filtri attivi per l’abbattimento delle emissioni e la mitigazione degli odori e che a giorni si riunirà il tavolo tecnico per fare una prima valutazione sull’efficacia dell’intervento.

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