16/03/2018

ISTITUTI PARTECIPATIVI, IL DIBATTITO SUL PRIMO REGOLAMENTO

L’approvazione della delibera è stata preceduta dall’intervento di diversi consiglieri

La delibera che dà il via libera al primo dei tre regolamenti sugli istituti partecipativi, approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 15 marzo, è stata preceduta dall’intervento di diversi consiglieri.

Per il Pd, Caterina Liotti, che ricopre anche il ruolo di presidente della Commissione Affari istituzionali, ha evidenziato il lavoro di supporto all’Amministrazione svolto dalla Commissione stessa. “Siamo già pronti con il secondo atto – ha detto – che verrà discusso in Commissione giovedì 22 marzo. I regolamenti vanno nell’ottica di aumentare le possibilità di ascolto attraverso lo strumento della consultazione popolare, che trova una gamma più ampia di opportunità, e di migliorare l’equilibrio tra la democrazia partecipativa e il ruolo del Consiglio comunale”. Antonio Carpentieri ha evidenziato che “anche lo statuto più bello senza regolamento non esplica effetto. Abbiamo trovato grande accordo sui principi – ha aggiunto – cerchiamo di chiudere il percorso nell’anno che abbiamo davanti. Con il regolamento abbiamo esplicitato il diritto di informazione e di accesso agli atti dei cittadini, così come quello di avvalersi delle competenze dell’Amministrazione a supporto della predisposizione degli atti dal punto di vista tecnico. Con solo 300 firme, inoltre – ha proseguito – la cittadinanza può mettere in campo una delibera di iniziativa popolare”.

Marco Cugusi di Art.1 – Mdp – Per me Modena ha evidenziato che “i cittadini non si riconoscono più nelle istituzioni. È fondamentale per una moderna democrazia affrontare la questione dei regolamenti sugli istituti di democrazia diretta, istituti che c'erano ma non erano utilizzabili ed ora vengono ridefiniti. Dobbiamo completare l’iter e arrivare al traguardo di fornire strumenti che, tra una tornata elettorale e l'altra, consentano ai cittadini di non lasciare tutto in mano ai politici eletti: ne ha da guadagnare la democrazia”. Domenico Campana ha ricordato che Modena “ha avuto e ha una tradizione importante di democrazia partecipativa con l'organizzazione dei quartieri. C’è però sempre stata anche da parte delle amministrazioni di questa città, che pur godevano di ampi consenti, una certa diffidenza e cautela rispetto all'espressione diretta del popolo, all'autonomia manifestata da gruppi di cittadini attraverso lo strumento referendario. Questo regolamento è quindi importante perché va a rendere più facile l’espressione dei cittadini in modo diretto”. Anche per il capogruppo Paolo Trande “è un passaggio importante. La democrazia – ha proseguito – non è una materia statica: abbiamo vissuto decenni in cui quella rappresentativa era forte, poi è progressivamente andata in crisi. Da qui la necessità di provare a rivitalizzarla, mixandola con quella diretta e superando la contrapposizione tra le due forme. È fondamentale trovare strumenti che continuamente mettano in relazione i rappresentanti con i rappresentati, che diventano protagonisti dei meccanismi democratici, e ci stiamo provando. Ora vedremo se i cittadini decideranno di usare questi canali”.

Mario Bussetti ha evidenziato l’appoggio del M5s alla prima parte del regolamento, che ripercorre quanto previsto dallo statuto. “È importante l’istituzione del doppio binario – ha affermato – che rappresenta la principale modifica strutturale introdotta, così come significativo è l’allargamento in alcuni casi della platea dei votanti ai sedicenni”. Il consigliere ha espresso favore anche sull’“ampliamento delle tematiche che si possono affrontare con la consultazione popolare. Voteremo a favore della delibera – ha concluso – ma mi permetto di sollecitare un ritmo di lavoro più veloce per portare a termine l’iter”. Per Luca Fantoni “bisogna dare strumenti ai cittadini per consentirgli di fare domande dirette all'Amministrazione che deve rispondere: l’obbligo di confronto è un punto fondamentale e metterlo per iscritto è l’innovazione introdotta più importante perché spesso prima non avveniva. Ci porterà a un avvicinamento del Consiglio ai cittadini che non si sentono rappresentati: invito tutti a portare questo regolamento all'interno della città perché venga utilizzato”.

A conclusione del dibattito, l’assessora alla Partecipazione Irene Guadagnini ha espresso “soddisfazione per il primo passo del processo sugli strumenti di partecipazione che ci vedrà impegnati ancora a brevissimo. È una giornata molto importante per il Consiglio comunale perché si dà concretezza a tutto il lavoro svolto. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato ai lavori in Commissione e anche agli altri componenti della Giunta: nonostante il confronto con i cittadini ci sia sempre stato è importante metterlo nero su bianco”.

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