“Abbiamo dato la scossa e tracciato un chiaro percorso, abbiamo cambiato il progetto iniziale e la vision, abbiamo ascoltato e coinvolto i principali istituti culturali cittadini e messo al centro un disegno culturale di valorizzazione delle nostre eccellenze e di forte innovazione. Dobbiamo evitare di ripartire ogni volta da capo e continuare a dire che ci occupiamo solo di mattoni non è una cosa seria, può servire per fare campagna elettorale ma non ad arrivare in porto con un progetto degno di Modena e del suo futuro”.
Lo ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 19 aprile intervenendo nel dibattito relativo agli ordini del giorno sul percorso del progetto del Sant’Agostino-Estense.
“Abbiamo cambiato la procedura per rimediare alle contestazioni giuridiche con cui un pezzo largamente minoritario della città ha cercato e forse cercherò ancora di bloccare ogni investimento e cambiamento”, ha proseguito. “La regia da fuori è stata portata all'interno del Consiglio comunale e in Giunta, e le linee del progetto culturale, come la Conferenza dei Servizi, hanno seguito gli indirizzi decisi all’unanimità dal Consiglio. Ora sono in corso approfondimenti e ulteriori elaborazioni che è giusto siano portati ancora all’attenzione delle Commissioni consiliari, ma per buona parte è ormai un lavoro specialistico su cui è giusto proseguire il confronto ma senza confondere i ruoli e tentare di stravolgere l’impianto generale già definito dal Consiglio stesso. A questo proposito – ha aggiunto Muzzarelli – i rilievi sulla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena sono francamente incomprensibili: non ha la regia ma è il principale soggetto finanziatore e partecipa attivamente all’elaborazione”.
Il sindaco ha poi evidenziato che “la prima fase della Conferenza dei Servizi si è conclusa positivamente con un parere unanime sulla variante urbanistica, ciò vuol dire che il progetto culturale pensato, discusso e approvato in questo Consiglio si può fare. La Conferenza ci ha detto che possiamo andare avanti. Sono state chieste ulteriori indagini archeologiche e le faremo: potrebbero comportare qualche edificio ma niente che possa impedire la valorizzazione degli istituti e degli spazi che abbiamo proposto. Non ci sono scontri con la Soprintendenza – ha aggiunto ancora – e abbiamo fiducia che dopo gli approfondimenti la Conferenza dei Servizi darà il via libera anche agli interventi edilizi. Ora la parola torna al Consiglio e bisogna andare avanti per il bene di Modena e dei modenesi”.
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