25/05/2018

158° MUNICIPALE / 2 – CHIARI: VERSO UNA POLIZIA DI COMUNITÀ

Coordinamento interforze; piano per le zone critiche; azioni di sicurezza partecipata. “So di lasciare un’organizzazione funzionante che rappresenta un buon modello”

Maggiore coordinamento interforze con meno sovrapposizioni e l’aumento di alcune attività peculiari della Municipale; un piano di controllo intensivo per zone critiche a partire dal comparto Gramsci - Parco XXII aprile e soprattutto la valorizzazione delle relazioni di comunità per promuovere azioni di sicurezza partecipata basate sulla solidarietà tra i cittadini e la collaborazione con le Forze dell’ordine.

Sono alcuni dei punti principali su cui si muove la Polizia municipale di Modena evidenziati dal comandante Franco Chiari durante la “festa” del Corpo, venerdì 25 maggio, che per il comandante è stata anche “l’occasione per ringraziare tutti gli appartenenti al Corpo per i risultati del quotidiano lavoro a favore della sicurezza e del buon vivere della città” e per il suo saluto di commiato.

Se, nell’ambito delle nuove modalità di controllo, i servizi interforze nel comparto Gramsci/Parco XXII Aprile hanno, per esempio, consentito alla Municipale di controllare 60 persone, ispezionare cinque appartamenti, eseguire otto denunce a piede libero ed un arresto, gli interventi svolti d’iniziativa nella stessa zona hanno portato a identificare altre 200 persone, denunciarne 62, controllare oltre 20 appartamenti e disporre 28 verbali di allontanamento.

Inoltre, da agosto dello scorso anno ad oggi, sul territorio comunale sono stati complessivamente 126 gli ordini di allontanamento - uno dei nuovi strumenti forniti dal decreto Minniti ai sindaci per garantire libera accessibilità a particolari aree - con oltre 200 sanzioni e 67 ingiunzioni di conferma trasmesse al Questore per l’eventuale adozione di misure più gravi.

Chiari ha sottolineato la peculiarità dell’anno trascorso, “speciale”: per l’impegno per il Modena Park con tutte le implicazioni di security e safety, senza nulla togliere alla “cura” della città; per la maturata attenzione alla sicurezza in ognuna delle manifestazioni che sono seguite; per i nuovi strumenti legislativi in materia di sicurezza urbana che hanno aperto nuove strade e modalità operative; infine, speciale “perché all’attività di polizia abbiamo unito il tema delle esigenze di comunità tanto da proporre un modello di ‘polizia di comunità’ che si concretizza in Controllo di vicinato e volontariato”.

Il comandante ha anche tracciato alcune previsioni per il 2018: l’assunzione del personale necessario a raggiungere lo standard regionale già conseguito nel 2016; un progetto, cofinanziato dalla Regione, d’informatizzazione con attrezzature informatiche e connettività sui veicoli e l’acquisto di un drone per coadiuvare la rilevazione degli incidenti stradali e in caso di emergenze di protezione civile; l’ampliamento della videosorveglianza affiancata dai varchi di lettura targhe.

Attualmente le telecamere in funzione sul territorio comunale sono 190 tra brandeggiabili, fisse e Ocr per lettura targhe. Nel 2017 sono state istallate 21 telecamere di videosorveglianza e otto varchi formati da otto apparecchi fissi e altrettanti Ocr. Ultimamente sono state collocate quattro telecamere al sottopasso ex Benfra e due in zona Prora, tra le via Giardini, Amendola e Bertoli, mentre,per quanto riguarda le frazioni, dopo l’arrivo di ibra ottica e occhi elettronici nelle frazioni di Quattro Ville, è in corso l’infrastrutturazione di Albareto.

Nel 2018 si prevede di ampliare il sistema di oltre 26 telecamere di videosorveglianza e 21 per la lettura targhe, con investimenti già finanziati per 130.000 euro.

Infine, il comandante nel ricordare il suo prossimo pensionamento dopo nove anni di attività, ha ringraziato tutto il Corpo della Municipale, agenti, ispettori, commissari, vicecomandante e amministrativi, l’Amministrazione comunale e i suoi vertici, i rappresentanti delle forze sindacali “che quando le situazioni lo hanno richiesto, con senso di responsabilità, hanno accettato di aprire varchi di negoziazioni utili a raggiungere posizioni condivise” e i rappresentanti delle istituzioni: prefetto, procuratore della Repubblica, questore e comandanti provinciali delle Forze dell’ordine.

“So di lasciare un’organizzazione funzionante - ha concluso - ricca di personale professionalmente formato e preparato, che nel panorama nazionale rappresenta un buon modello anche per altre città e che continuerà a fare con generosità la propria parte per la sicurezza e per la qualità della vita di questa città”.

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