28/09/2018

POMERIGGIO DI MUSICA AL LABORATORIO ORGANARIO

Domenica 30 settembre, dalle 15.30, il Modena organ festival propone una singolare sfida tra organi da chiesa e da teatro. Concerto a sorpresa, video e visite guidate

La musica sacra contro quella profana del mondo dello spettacolo. È la singolare sfida che il “Modena organ festival” propone al suo pubblico per il pomeriggio di domenica 30 settembre nel laboratorio organario “Alessandro Giacobazzi”, in via Labriola 39 (zona industriale Modena ovest).

Il nuovo appuntamento con il Mof, il festival modenese di musica per organo è l’open day, come sempre a ingresso libero, intitolato “L’organo da chiesa vs l’organo da teatro” che invita alla scoperta e all’ascolto degli eccezionali strumenti custoditi nel laboratorio: l’organo a quattromila canne costruito nel 1951 per la basilica di San Fedele a Milano e l’organo da teatro “Wurlitzer” che risale al 1927 e fu realizzato per il Downer Theatre di Milwaukee, unico esemplare funzionante oggi in Italia. E poi il piccolo organo “Moller” del 1933, proveniente da una “funeral home” americana, che legge i rulli di carta perforata e il pianoforte “Milton” che funziona sia in modo convenzionale che automatico, attraverso i rulli perforati.

Il pomeriggio comincia alle 15.30 con la possibilità per tutti di esplorare il laboratorio e ascoltare gli strumenti con la guida dei musicisti Stefano Pellini e Davide Zanasi. Dalle 16.30 alle 17.30 è previsto un concerto con programma a sorpresa seguito da una proiezione cinematografica muta. Dalle 18 alle 19, ancora un’ora di visita libera e ascolto degli strumenti. L’ingresso è gratuito e il pubblico può scegliere liberamente il momento di arrivo e di visita.

Il laboratorio organario di Alessandro Giacobazzi e Roberto Enderle ha raccolto nel tempo un singolare patrimonio di strumenti musicali dove spiccano l’organo a 4.000 canne e 58 registri, costruito per la Basilica di San Fedele a Milano dalla Balbiani Vigezzi Bossi, la stessa azienda che ha firmato l’organo, di dimensioni più ridotte, del Duomo di Modena.

L’organo da teatro Wurlitzer si distingue per gli svariati effetti sonori di cui dispone, ideati per l’accompagnamento al cinema muto. Con il sistema che gli consente di leggere i rulli di carta perforata, l’organo Moller da salone è in grado di riprodurre esecuzioni di grandi pagine del repertorio musicale in voga al tempo della costruzione dello strumento, negli anni ’30.

Il Modena organ festival è organizzato dall’associazione “Amici dell’organo J. S. Bach” con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio Modena, Regione Emilia Romagna, Comune di Modena, Lapam confartigianato e Bper e in collaborazione con l’Unicef.

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