23/01/2019

400MILA EURO PER L’AFFITTO, CONTRIBUTI DAL COMUNE

A giorni il bando, nel frattempo occorre aggiornare l’attestazione Isee indispensabile per presentare domanda al sostegno destinato a nuclei in difficoltà lavorative e anziani

Quattrocentomila euro per sostenere famiglie in difficoltà a pagare l’affitto in un momento critico, scongiurando quindi il rischio di perdere l’abitazione in cui si risiede. La casa continua ad essere il problema principale per molte famiglie ed è sul sostegno all’abitazione che, nell’ambito dei programmi di intervento sociale, investe nuovamente il Comune di Modena con il Bando per l’affitto, sperimentato nel 2017.

“Con Modena per l’affitto ribadiamo una scelta forte a sostegno delle famiglie – afferma l’assessora al Welfare Giuliana Urbelli – che consentirà di aiutare numerosi nuclei in difficoltà prevenendo le procedure di sfratto, visto che il contributo potrà mediamente ammontare a circa il 25 per cento del canone di locazione annuo”.

Nel 2017 l’analoga misura ha consentito di aiutare 357 nuclei di cui 293 in condizione di disagio lavorativo e 64 composti da anziani. Complessivamente furono erogati contributi per 467 mila euro.

Anche con il nuovo bando l’amministrazione comunale intende concedere contributi economici per sostenere la locazione in alloggi di proprietà privata a nuclei familiari in difficoltà nel pagamento del canone, perché in particolari condizioni di disagio lavorativo e a nuclei familiari di anziani.

Il bando “Modena per l’affitto” che consentirà di accedere ai contributi uscirà ai primi di febbraio, ma per poter presentare domanda occorre essere in possesso dell’attestazione Isee in corso di validità, quindi è importante da subito rivolgersi a un Caf per ottenere la dichiarazione Sostitutiva Unica e l’attestazione Isee.

Il bando è finanziato con risorse proprie del Comune per l’importo complessivo di 400 mila euro; tali risorse consentiranno di erogare ai richiedenti contributi pari a tre mensilità del canone di locazione per un massimo di 1.500 euro.

I contributi sono destinati a nuclei in cui almeno un componente abbia perso il lavoro o usufruisca di ammortizzatori sociali o abbia cessato l’attività di lavoro autonomo e a nuclei formati esclusivamente da anziani con almeno 70 anni. 

Per presentare domanda occorre un valore Isee non superiore a 17.154 euro, essere titolari di un contratto d’affitto ad uso abitativo primario e non avere procedure di sfratto già in atto. Gli altri requisiti d’accesso saranno consultabili sul sito del Comune di Modena da cui sarà possibile scaricare la relativa modulistica.

Le domande si possono presentare dal 4 febbraio al 15 marzo presso l’Ufficio Servizi per la Casa e l’abitare sociale del Comune di Modena in via Santi 60, tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì e giovedì dalle 14.30 alle 17.30.

 “In questi anni – prosegue Urbelli – sul fronte del sostegno all’abitare abbiamo lavorato per potenziare risposte di diversa intensità al fine di affrontare un problema sempre più sentito: dall’erogazione di contributi economici al potenziamento dell’edilizia residenziale, dall’Agenzia Casa alle rinegoziazioni degli affitti (160) in accordo con le associazioni degli inquilini e della proprietà, fino all’offerta di nuove soluzioni a supporto di giovani coppie, di nuclei familiari fragili attraverso il residence sociale e il consolidamento delle esperienze del condominio solidale, dei mini alloggi per anziani, oltre che di forme di coabitazioni per persone affette da patologie psichiatriche e dementigene”.

“A fine 2018 – continua l’assessora al Welfare – abbiamo avviato un’altra importante operazione per ampliare l’offerta di alloggi a canoni ribassati nell’ambito di Agenzia Casa. Un’operazione che, grazie ad un accordo, ci porterà ad acquisire nell’arco dell’anno 90 alloggi di proprietà della società Fabrica Immobiliare, che gestiremo dandoli in locazione a canoni calmierati. La ricerca di nuovi alloggi con canoni ribassati da inserire nel pacchetto di Agenzia casa, che vede una lunga lista di famiglie in attesa, è una delle nostre priorità perché prioritario è il bisogno in città: molti nuclei infatti, anche in presenza di reddito congruo, non riescono a trovare alloggi sul mercato libero”.

 

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