12/01/2019

A MEMO MEDIAZIONE LINGUISTICA RIPARTITA GIÀ A NOVEMBRE

“La sospensione temporanea del servizio era dovuta a motivi tecnici”: Cavazza ha risposto a un’interrogazione della consigliera Baracchi del Partito democratico

Tra le attività svolte, il Centro educativo di Memo coordina anche il Servizio di Mediazione Linguistico Culturale offerto per facilitare l’accoglienza e l’inserimento scolastico dei bambini stranieri neo arrivati in Italia. Il Servizio, temporaneamente sospeso per motivi tecnici, è stato riattivato già dal 6 novembre.

Lo ha detto l’assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza rispondendo durante il Consiglio comunale di giovedì 10 gennaio a un’interrogazione illustrata da Grazia Baracchi del Partito democratico. In particolare, l’istanza chiedeva all’assessore “i motivi che hanno portato a sospendere il servizio, i tempi previsti per la riattivazione e come è stato comunicato alle scuole la sospensione del servizio”.

Cavazza ha spiegato che “la sospensione del servizio è avvenuta per motivi esclusivamente tecnici legati alla procedura di selezione della ditta affidataria. Per la precisione, scaduto l’affidamento del servizio il 30 giugno 2018, la prima richiesta di offerta con cinque inviti pubblicata dal Comune su Mepa, il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, è andata deserta e si è pertanto dovuto fare un secondo avviso di manifestazione d’interesse e attendere la conclusione dei lavori della commissione per la valutazione dell'offerta pervenuta e la riattivazione del servizio, avvenuta appunto il 6 novembre. Della sospensione temporanea le scuole di ogni ordine e grado erano state avvertite tramite una comunicazione del settore Istruzione”.

Ottenuta la trasformazione dell’interrogazione in interpellanza, la consigliera Elisabetta Scardozzi ha chiesto “la possibilità di dedicare una Commissione consiliare all’attività di Memo”.

La consigliera Baracchi ha invece ringraziato per la risposta sottolineando: “Il servizio è fondamentale anche per un buon avvio dell’anno scolastico dei ragazzi stranieri neo arrivati, quindi è un bene che sia ripreso, ma sollevo qualche perplessità sul modo in cui vengono diffuse le comunicazioni. Prendo atto del fatto che la comunicazione dell’amministrazione sia arrivata alla scuola, evidentemente ci sono poi state difficoltà, non attribuibili all’assessorato, nella comunicazione ai docenti”.

 

 

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