17/01/2019

COHOUSING DIVISIONE ACQUI / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Dai consiglieri, prima dell’approvazione unanime, solidarietà alle famiglie coinvolte

Il Consiglio comunale, ha approvato all’unanimità, nella seduta di oggi, giovedì 17 gennaio, la modifica alla convenzione relativa al progetto di cohousing di via Divisione Acqui, presentata dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli che consente ora una soluzione che può garantire a una ventina di famiglie di non perdere i risparmi investiti e di non aggravare i danni materiali determinati dal ritardo nella consegna degli immobili, consentendo la conclusione del cantiere.

Aprendo il dibattito Marco Cugusi, Sinistra unita Modena, ha ricordato che l’approvazione iniziale del progetto era legata al valore del cohousing, “un nuovo modo di abitare che dava un’idea nuova di urbanistica e di comunità”, per specificare che oggi, dopo tutti “gli incidenti di percorso che si sono verificati, con una cooperativa che ha tradito la fiducia dei suoi soci e dei cittadini, il nostro obiettivo fondamentale deve essere salvare i risparmi di queste famiglie e farle tornare a vivere in serenità. Dobbiamo però – ha proseguito – porci anche il tema di attivare controlli più efficaci in modo da prevenire questo tipo di problemi”.

Anche Marco Chincarini, Modena bene comune, dopo aver espresso la propria solidarietà alle famiglie coinvolte, ha affermato che sarà necessario “capire quali strumenti possiamo mettere in campo per prevenire queste situazioni anche se non sarà facile perché all’inizio sembrava tutto corretto”. Il consigliere ha apprezzato il fatto che l’amministrazione “si sia mossa rapidamente e abbia prodotto una buona delibera”.

Per Diego Lenzini, Pd, l’azienda “ha truffato i cittadini in un ambito tra i più delicati: l’acquisto di una casa che fa parte della costruzione del proprio progetto di vita. È stata una cosa grave ma questo è stato uno di quei casi in cui una situazione molto difficile è stata approcciata e gestita al meglio da tutti coloro che si sono presi a cuore il compito di ridare ai cittadini quello che era loro di diritto. Senza l’azione dell’amministrazione – ha concluso – i tempi avrebbero potuto essere molto più lunghi”.

In dichiarazione di voto Tommaso Fasano ha sottolineato “la comunanza di intenti di tutto il consiglio per dare una risposta alle famiglie. È sempre meglio – ha proseguito – che i controlli arrivino prima, però dal momento in cui la situazione si è resa palese questo ente si è mosso nel modo più veloce possibile e facendo tutto il possibile per risolvere la situazione. Mi auguro che anche il Ministero e la Regione siano altrettanto veloci”.

Per il M5s, Elisabetta Scardozzi ha espresso “la massima vicinanza ai cittadini che hanno investito i loro risparmi nel progetto di una casa e che oggi vivono in una situazione di grande difficoltà. Non è la prima volta – ha proseguito – che discutiamo situazioni simili e come Movimento ci poniamo il problema di trovare il modo che non si ripetano, valutando in modo efficace i requisiti di chi si presenta ai bandi perché il ruolo di un’amministrazione è tutelare i cittadini”. Luca Fantoni ha commentato che “questa amministrazione, che pure ha lavorato sulle convenzioni e sui regolamenti, forse non avrà il tempo di completare altre operazioni per risolvere situazioni come questa ma mi auguro che la prossima trovi il modo di prevenirle invece di arrivare quando il problema si è già verificato”.  

Esprimendo il proprio voto a favore, Andrea Galli, Forza Italia, affermando che se la vendita prevista dall’amministrazione “permetterà di chiudere bene per le famiglie, possiamo solo essere a favore”.  

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