22/01/2019

GIORNO DELLA MEMORIA /2 – LA MOSTRA “1938. LA STORIA”

Ideata e realizzata da Fondazione Museo della Shoah di Roma, inaugura mercoledì 23 gennaio alle 17.30 alla Residenza universitaria San Filippo Neri in via Sant’Orsola 52

Tra le iniziative modenesi per il Giorno della Memoria 2019, mercoledì 23 gennaio alle 17.30, alla Residenza universitaria San Filippo Neri di via Sant’Orsola 52, inaugura la mostra “1938. La Storia” ideata e realizzata da Fondazione Museo della Shoah di Roma nell’80° della promulgazione delle Leggi razziali in Italia.

La mostra offre uno sguardo particolare su uno dei periodi più bui della storia d’Italia (1938-1943), quello in cui il governo di un paese che si considerava “civile” ha violentemente calpestato i diritti di una parte dei suoi cittadini. Tutte le persone di origine ebraica, considerate inferiori dal punto di vista “biologico”, vennero infatti escluse da ogni ambito della società nazionale.

Questo tragico capitolo di storia viene ricordato attraverso fotografie, manifesti, documenti, giornali, oggetti e filmati, in gran parte inediti e originali, relativi all’intera realtà nazionale, provenienti da numerosi archivi e collezioni private.

Il percorso espositivo che qui proponiamo, spiegano i curatori, racconta la storia tragica della legislazione antiebraica fascista, dalla sua preparazione attraverso una biennale campagna propagandistica all’ideazione e realizzazione della schedatura della popolazione ebraica presente sul territorio nazionale attraverso un censimento su basi razziste (nel corso del quale si dichiararono ebrei 46.656 persone, ovvero l’1,1 per mille della popolazione complessiva); dai primi decreti legge antiebraici “per la difesa della razza” che colpirono il mondo della scuola, delle università e gli ebrei stranieri, alla comparsa, il 17 novembre 1938, del corpus più consistente dei provvedimenti controfirmati da Vittorio Emanuele III.

Grande spazio è riservato all’applicazione delle leggi, in particolare nei settori del lavoro, dell’istruzione e della cultura, così come all’internamento e al lavoro coatto. Viene presa in considerazione anche la reazione, sia da parte delle vittime, gli ebrei, sia dell’opinione pubblica non ebraica. Il percorso si conclude con le tragiche conseguenze prodotte dalla legislazione antiebraica tra il 1943 e il 1945.

Si tratta, proseguono i curatori, dell’esposizione di una delle pagine più vergognose della storia d’Italia, ovvero del momento in cui questo Paese, autodefinitosi “ariano”, mise a disposizione tutte le sue risorse per escludere dal mondo del lavoro, della scuola, dalla vita pubblica una parte rigogliosa di sé, quella di “origini ebraiche”, in base a criteri razzistico-biologici, assolutamente pseudo-scientifici.

È la storia della trasformazione, avvenuta durante il Ventennio dell’Italia fascista, in uno Stato antisemita. È la storia di una ferita che, concludono i curatori, in parte è ancora aperta.

La mostra (organizzazione generale Cor).si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e Attività Culturali e Turismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dell’Unione Comunità ebraiche italiane e della Comunità ebraica di Roma.

"1938. La storia" si può visitare gratuitamente fino a domenica 3 febbraio. Visite guidate gratuite per gruppi scuola (Info e prenotazioni: didattica@istitutostorico.com)
Sabato 2 febbraio alle 17 percorso guidato alla mostra per i cittadini (Info e prenotazioni: tel.  059 242377 - segreteria@istitutostorico.com).

Le iniziative del Giorno della Memoria vedono la collaborazione di una pluralità di istituti e associazioni riuniti nel Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena. Programma online (www.comune.modena.it/cultura).

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