11/10/2019

PEDONALIZZAZIONE / 3 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Negli interventi sottolineata l’importanza di un percorso partecipato con i cittadini

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato un ordine del giorno sulla pedonalizzazione del centro storico nato da un’iniziativa del Movimento 5 Stelle la cui proposta è stata modificata in accordo con i gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi e Modena solidale) per arrivare a una mozione condivisa. Il documento ha ottenuto anche il voto favorevole di Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, mentre il gruppo Lega Modena si è astenuto.

Nel presentare l’ordine del giorno, il capogruppo del M5s Giovanni Silingardi ha affermato come la pedonalizzazione sia uno strumento “che migliora davvero la vita dei cittadini”, affermando come nessuno oggi rimpianga piazza Roma piena di auto, ma, allora, “l’Amministrazione ebbe il coraggio di fare una scelta divisiva”. Il percorso verso una pedonalizzazione più ampia sarà impegnativo perché “tocca interessi e abitudini dei modenesi”, per questo l’ordine del giorno, ha sottolineato Silingardi, “dà molta importanza a un percorso partecipato con i cittadini”. Ricordando che il Pums definisce già molte delle zone da pedonalizzare, il consigliere ha indicato come punti di novità dell’ordine del giorno il termine del 2020 per verificare gli effetti della sperimentazione e lo studio di fattibilità per applicare prima la Ztl e poi la pedonalizzazione ai viali interni”, ricordando infine che il Pair 2020 della Regione impone di aumentare le aree pedonalizzate.

Elisa Rossini, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia si è detta “convinta” del nuovo testo “perché evidenzia un’attenzione particolare nei confronti di tutti i cittadini e non solo di chi vive in centro. Con l’avvio del percorso di condivisione con i cittadini, che è un passaggio fondamentale verso la pedonalizzazione, stiamo dando un segnale che dice che le persone vengono prima di tutto”.

In tanti stanno prendendo atto che il benessere dei cittadini è legato anche a una qualità ambientale più alta, ha detto Paola Aime per i Verdi. Ma, “accogliere i cambiamenti non è semplice e quindi è importante coniugare le novità con la soddisfazione e il benessere dei cittadini”. Ricordando che l’ordine del giorno si ricollega al Pums, la consigliera ha affermato che è importante anche rimodulare la convenzione con Modena parcheggi “con la quale siamo sempre stati in disaccordo perché rallenta la politica sul trasporto pubblico”, e sviluppare il bike sharing e la micromobilità elettrica.

Vincenzo Walter Stella, Sinistra per Modena, ha ribadito la mozione dà il via a un percorso che va sostenuto e sviluppato “in coerenza con uno degli obiettivi di questa Consigliatura che è l’attivazione del Pums”. Anche noi, ha proseguito il consigliere, riteniamo che sia necessario “rivedere il piano dei parcheggi per ottimizzare la pedonalizzazione e valorizzare zone particolarmente belle come Sant’Agostino”. Per il consigliere va inoltre posta attenzione “al miglioramento del trasporto pubblico”.

Per Katia Parisi, Modena solidale, alcune scelte, come la pedonalizzazione, “necessitano di fasi di informazione e di ascolto della cittadinanza da cui non si può prescindere se si vuole centrare l’obiettivo comune. Il processo – ha proseguito – dovrà essere realizzato per fasi di sperimentazione, prevedendo agevolazioni per i residenti del centro e collegamenti efficienti e dedicati e solo dopo si potrà liberare il centro dalle auto”.

Diego Lenzini, Pd, ha sottolineato il carattere politico e di indirizzo dell’ordine del giorno che è strettamente collegato al Pums e lo accompagna, “con quasi tutte le forze politiche a favore”. L’ordine del giorno invita a muoversi “con velocità ma con consapevolezza, chiedendo alla giunta di tenere aggiornato il Consiglio, perché una sperimentazione fatta male o troppo in fretta sarebbe controproducente”. Per Lucia Connola non si tratta solo di ripensare la viabilità “ma di riprogettare gli spazi pubblici, mettendo al centro le persone”. Per la consigliera vanno considerate insieme accessibilità, mobilità e sosta ed “è necessario procedere per gradi, con un processo partecipativo che veda un ampio confronto per un progetto organico e condiviso”.

Per Lega Modena Alberto Bosi ha sostenuto che il centro storico non è solo una meta turistica ma “un quartiere che ha bisogno di essere vivo sempre”. Tutte le politiche sul centro storico devono, quindi, considerare prima di tutto le ricadute su chi lo abita poiché “la mera pedonalizzazione non modifica le abitudini di chi vive fuori e scarica tutti i costi su chi vive in centro”. Il progetto di pedonalizzare, “nel lungo periodo è condivisibile, ma i tempo ristretti proposti fanno ricadere tutti i costi su residenti e lavoratori del centro che devono essere ascoltati prima di cominciare”. Secondo Giovanni Bertoldi insieme alla pedonalizzazione, “che probabilmente è un’esigenza condivisa”, bisogna pensare a un sistema di trasporto pubblico efficace “che non intasi le strade quanto le auto”, e trovare un equilibrio tra le necessità del commercio e della vita “se non si vuole trasformare il centro in una bella vetrina solo per i turisti”. Per il consiglier, inoltre, “il tema dovrebbe essere affrontato con un progetto complessivo redatto da esperti, per avere un risultato ottimale”.

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