21/11/2019

“TESTAMENTO BIOLOGICO”, CONOSCERE PER SCEGLIERE

Sabato 23 novembre focus sulle Dat, le Disposizioni Anticipate di Trattamento, per sapere cosa sono e dove scriverle. Partecipano amministratori, sanitari e cittadini

Con l'entrata in vigore della legge 219 del 2017 il singolo cittadino può decidere in anticipo, in previsione di un'impossibilità futura, se accettare o meno determinate cure mediche. Le indicazioni sui trattamenti sanitari da ricevere in futuro possono essere comunicate attraverso le Dat, acronimo di Disposizioni anticipate di trattamento, più comunemente conosciute come "testamento biologico" o "biotestamento".

Sabato 23 novembre, dalle 10 alle 12, presso la Galleria Europa in piazza Grande 17 a Modena, si svolgerà un incontro aperto a tutti i cittadini, per illustrare cosa prevede la legge, le materie su cui è possibile esprimere il consenso o il rifiuto (accertamenti diagnostici, le scelte terapeutiche, i singoli trattamenti sanitari), in che modo possono essere comunicate le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari e come vengono depositate nel registro comunale presso l'Ufficio di Stato Civile del Comune di Modena.

Durante l’iniziativa, organizzata dal Comune di Modena e dall’Azienda Usl, verrà anche presentata la guida informativa redatta con la collaborazione del Comitato Consultivo Misto di Modena.

Introdurranno la mattinata il direttore generale Ausl di Modena Antonio Brambilla e l’assessora a Città Smart e Servizi Demografici Ludovica Carla Ferrari. Dopo una riflessione sulla legge 219/17 condotta dall’ex magistrato Eleonora De Marco, interverranno per fornire informazioni sulle Dat Maria Monica Daghio per l’Ausl, Ivonne Pavignani e Nicoletta Fratti dei medici di medicina generale per il Comitato Consultivo Misto di Modena, Elena Giusti per i Servizi demografici del Comune. Modererà la discussione il direttore Ausl distretto di Modena Andrea Spanò, mentre le conclusioni della mattinata sono affidate all’assessore alle Politiche sociali Roberta Pinelli.

Come si scrivono le Dat perché siano valide? Una volta scritte, valgono per sempre? La persona disabile può fare le Dat? Per scriverle posso farmi aiutare dal mio medico di famiglia? E se mi succede qualcosa all’improvviso, i soccorritori da chi e come sapranno dell’esistenza delle mie Dat?

Sono alcune delle domande a cui risponde la brochure “D.A.T. Disposizioni Anticipate di Trattamento” realizzata da Ausl e Comune con e per i cittadini. Nella guida anche un glossario per capire il significato di molti termini in cui ci si può imbattere, come consenso informato, cure palliative, trattamenti diagnostici ma anche fiduciario, curatore e giudice tutelare.

 

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