20/11/2019

GIORNATA INFANZIA / 1 – BIMBI IN MUNICIPIO PER I DIRITTI

Sindaco Muzzarelli e assessora Baracchi hanno incontrato gli alunni delle scuole primarie Palestrina e Saliceto Panaro, con loro anche il presidente dell’Unicef Iughetti

Cibo, una penna per scrivere, un pallone per giocare: ciò che Unicef vorrebbe garantire a tutti i bambini del mondo, anche a quelli più poveri, in favore dei quali devono alzare la voce i bambini fortunati come quelli di Modena, che in occasione della Giornata dell’infanzia e dell’adolescenza, il 20 novembre, si recano ogni anno in Municipio per la consegna del nuovo Rapporto Unicef sulle condizioni dell’infanzia e per incontrare il sindaco.

Quest’anno è stata la volta di una ventina di bambine e bambini in rappresentanza delle classi quinte delle scuole primarie Palestrina e Saliceto Panaro, accompagnati dalle loro insegnanti e dal dirigente dell’Istituto comprensivo 10 Pasquale Nigro.

Al sindaco Gian Carlo Muzzarelli, all’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi e al presidente di Unicef Modena Lorenzo Iughetti, che nel trentennale della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza li ha esortati a farsi portavoce dei diritti di tutti bambini, hanno presentato il frutto del lavoro svolto insieme in classe.

Gli elaborati e i disegni, che saranno stampati nella stamperia comunale e diventeranno patrimonio comune, parlano del bullismo che hanno visto tra i banchi di scuola e di come sconfiggerlo uniti, ma anche di quelli che sono i diritti dei bambini nel loro quartiere e nella città che progettano piena di verde e di grandi piazze in cui incontrarsi.

Il sindaco Muzzarelli ha ringraziato loro e le insegnanti per “l’impegno che mettono nello svolgere un prezioso lavoro, affinché la classe sia una squadra unita che non lascia indietro nessuno, dove tutti i bambini giocano in serie A, pronti a divenire una comunità rispettosa di tutti, proprio come abbiamo voluto sottolineare – ha osservato - con il conferimento della cittadinanza onoraria ai vostri compagni nati qui, da famiglie straniere, che frequentano la scuola con voi e hanno uguali diritti e doveri”.

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