05/12/2019

CENTRO MUSICA / 3 – CON “SONDAMUSICARESIDENTE” 6 RESIDENZE

Alla Torre creazione con affiancamento di artisti affermati nei progetti “Object Trouvé”, “Rock all Opera”, “Soundtracks”, “Linguaggi comuni”, “Multimed on”, “Syncope(s)”

Le residenze artistiche musicali rappresentano un’occasione di produzione e formazione per musicisti dell’Emilia - Romagna, a cui viene data l’opportunità di un periodo di creazione e sperimentazione con l’affiancamento di artisti e curatori di fama nazionale e internazionale. Saranno sei quelle che si svolgeranno da marzo a ottobre 2020 alla Torre del Centro Musica, nell’ambito di “Sondamusicaresidente”, il progetto promosso dal Centro Musica di Modena per Sonda Talent Oriented grazie alla Legge regionale sulla Musica. Due di queste sono state selezionate con una “call for proposals” appena conclusa e quattro sono promosse direttamente dal Centro. Saranno 40 le giornate di residenza e sei le produzioni originali che avranno il debutto a conclusione del percorso realizzato allo spazio performativo del 71MusicHub in via Morandi 71, luogo privilegiato per progetti artistici di contaminazione tra le arti.

Tutte le residenze sono gratuite per gli artisti selezionati, ai quali viene garantita la copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio per le giornate di lavoro.

“Objet Trouvé” - Paesaggi sonori attuali e contemporanei, residenza artistica di e con Marco Visconti -Prasca e Jean Marc Montera, chitarrista, direttore e concertatore al Gmem di Marsiglia (luogo di produzione, residenza e ricerca musicale) parte a marzo con un progetto di contaminazione tra musica e arti plastiche e figurative, nato dall'idea di objet trouvé di Duchamp. Si formerà un ensemble di artisti e musicisti che, partendo da partiture di John Cage, realizzeranno uno o più paesaggi sonori utilizzando oggetti appartenenti al quotidiano di un passato recente: vecchie radio, televisori catodici, gli ormai antichi walkman a cassetta. L’avviso per la selezione di 10 artisti si aprirà a gennaio 2020, mentre la residenza si svolgerà dal 23 al 28 marzo.

Già attiva invece la call di “Rock all Opera”, progetto consolidato in collaborazione col Teatro Comunale di Modena che alla quinta edizione diventa residenza artistica. Rivolto a gruppi musicali, solisti e cantautori, il progetto è finalizzato a una produzione live a teatro sulla base di un concept album sulla scia di “American Idiot” dei Green Day, “The Suburbs” degli Arcade Fire o “Illinoise” di Sufjan Stevens. Debutto il 23 aprile 2020 al festival L'Altro Suono al Comunale Pavarotti, a conclusione di 11 giornate di produzione che si svolgeranno in Torre da febbraio ad aprile con il tutoraggio di Alex Po, Tommy Togni, Lalo Cibelli e Tony Contartese.

Confermato nel 2020 anche “Soundtracks” progetto residenziale di contaminazione tra suono e immagine curato da Corrado Nuccini (Giardini di Mirò) in collaborazione con Le Muse, che quest’anno si concentrerà sul tema del paesaggio sonoro tra rumore e silenzio, cercando di dar voce a nuove identità musicali. Porterà a mettere in scena produzioni musicali con multidisciplinarietà e multimedialità. Fra gli ospiti, il sassofonista svedese Mats Gustafsson curerà parte del percorso/residenza a maggio.

“Linguaggi comuni” è la residenza musicale con Tim Kinsella ed è uno dei due progetti vincitori del bando “SondaMusicaResidente”. Ideato dalla curatrice Luna Malaguti e realizzato in collaborazione con l’etichetta indipendente To Lose La Track, durerà 56 ore con la partecipazione del musicista statunitense Tim Kinsella (Joan of Arc, Cap’n Jazz, Good Fuck). Nel corso della residenza, prevista in aprile, i partecipanti lavoreranno alla produzione di materiale originale che sarà anche registrato dal vivo e pubblicato in Cd.

Si intitola, invece, “Multimed On” la residenza musicale con Camilla Battaglia e Martin Mayer curata da Le Muse, secondo progetto vincitore del bando del Centro Musica. Camilla Battaglia, direttore della residenza, è affiancata dal light artist berlinese Martin Mayer, col quale ha già realizzato esperienze di residenza artistica nel Nord Europa. La luce e il buio costituiranno il palcoscenico sul quale arti diverse potranno dialogare: i musicisti durante la performance si trasformeranno in ciò che nelle opere di Mayer si definisce “interactive audiovisual sculpture”, cioè silhouettes che verranno influenzate dall’azione della luce. La residenza prevista a maggio, di 56 ore complessive per 6 musicisti, darà vita a una “scultura audiovisiva interattiva”.

A ottobre, infine, si chiuderà il percorso di residenza in Torre del progetto “Syncope(s)” di Anthony Pateras, pianista e compositore australiano che vive nella campagna di Melbourne. La sua produzione spazia dalla musica elettroacustica a quella strumentale, e vanta innumerevoli collaborazioni che l’hanno portato sul podio della musica di ricerca nel mondo. Nel 2020 presenterà una nuova composizione pensata per i partecipanti selezionati tramite bando, lavorando sui materiali e sulla presentazione live durante i cinque giorni di residenza con loro.

Informazioni al Centro Musica 71 Music Hub di via Morandi 71 a Modena al numero di telefono 059 2034810 oppure sul sito (www.musicplus.it) o su Facebook

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