21/02/2019

DAL FAMI QUASI 550 MILA EURO PER INTERVENTI SUI MINORI

“Il progetto per l'integrazione è interamente finanziato; rappresenta quindi una voce di risorse aggiuntive non un costo”: Urbelli risponde a interrogazione di Santoro (Lega)

Il progetto “Studio, sport e lavoro per l'integrazione” presentato dal Comune di Modena per concorrere ai fondi Fami ha ottenuto copertura totale e quindi non rappresenta un costo, ma una voce di risorse aggiuntive per la città pari a 547 mila euro, con cui viene in parte finanziato anche il lavoro degli operatori comunali.

Lo ha affermato l’assessora al Welfare Giuliana Urbelli rispondendo giovedì 21 febbraio in Consiglio comunale all’interrogazione di Luigia Santoro di Lega nord.

L’interrogazione, ricordando l’obiettivo del progetto di realizzare percorsi di formazione che favoriscano l’inclusione nel tessuto sociale e lavorativo dei minori tra i 16 e i 17 anni in tutela al Comune e la ripartizione del budget tra i vari partner, ha chiesto quali “attività verranno svolte; durata, docenze, costi, numero massimo di partecipanti; quali i tempi di realizzazione delle singole iniziative e i tempi di rendicontazione”.

L’assessora ha spiegato che il progetto “Studio, sport e lavoro per l'integrazione” è stato rifinanziato nell'ambito del Fami, il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (programmazione 2014 – 2020, Obiettivo specifico Asilo, Obiettivo Nazionale Accoglienza/Asilo). In particolare, i finanziamenti previsti rientrano nelle politiche per il “potenziamento dei servizi di accoglienza e di assistenza specifica per i Minori Stranieri Non Accompagnati” e sono finanziate per il 50 per cento con fondi europei e per il restante 50 per cento dal Ministero dell’Interno, in una delle linee di finanziamento confermate a livello nazionale da diversi governi.

Il Fami finanzia azioni non ordinarie (ad esempio non si possono chiedere fondi per le rette di comunità nel caso di minori) ma azioni complementari, di sviluppo dei  programmi di lavoro istituzionali, come quelli proposti dal Comune di Modena e i fondi sono vincolati. Per concorrere al finanziamento, quando il capofila è un soggetto pubblico, la ricerca dei partner avviene tramite avviso pubblico ed è quanto ha fatto il Comune il cui progetto ha ottenuto copertura totale pari a 547.000 euro. Il progetto ha una durata è di 28 mesi, da settembre 2018 a dicembre 2020 e le attività vengono organizzate in modo da dare la possibilità a tutti i ragazzi in tutela di partecipare per il periodo corrispondente al percorso della tutela. E il programma di finanziamento prevede una attività di monitoraggio trimestrale ed una rendicontazione definitiva alla fine del progetto.

Entrando nello specifico dei quesiti posti dalla consigliera, Urbelli ha spiegato che la durata dei corsi è differente per le diverse aree di intervento formativo,  comprende un arco di 28 mesi e si riferisce a diverse azioni. Innanzitutto, all’apprendimento della lingua italiana (a cui è destinato un budget di quasi 150mila euro con un contributo da parte di Caleidos di 26mila euro): tre i corsi per ogni annualità per complessive circa 50 persone all’anno, con un aumento dell’orario settimanale nei mesi estivi e docenti abilitati all'insegnamento.

Poi ci sono i corsi di formazione, orientamento, educazione al lavoro: ogni corso prevede 100 ore teoriche e 200 di laboratorio. Tre i corsi in programma per ogni annualità, ciascuno della durata di tre mesi e rivolti a 15 partecipanti. I docenti saranno incaricati dal Consorzio Gruppo Ceis e il budget previsto è di quasi 114 mila euro con un contributo del Ceis di 14mila euro.

Il progetto prevede anche corsi sportivi (nuoto, podismo, calcio, basket e cricket) con numero dei partecipanti variabile e di durata diversa; è di circa 32mila euro il budget a disposizione del Csi che mette un contributo di 3mila euro. In programma, inoltre una Summer school per i due mesi estivi di ogni annualità: per realizzarla il San Filippo Neri dispone di circa 37mila euro.

I corsi per le attività scolastiche-formative organizzate da Edseg CdR (circa 115mila euro a disposizione) prevedono invece attività di laboratorio e tirocini presso aziende per l’orientamento alle professioni di saldocarpentiere e di manutentore di macchine su due annualità e con 600 ore di corso per profilo.

Santoro in sede di replica ha ringraziato l’assessora dichiarandosi soddisfatta e chiedendo di poter avere la risposta anche in forma scritta.

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