21/02/2019

PAESAGGIO NATURALE / 2 - SÌ A UN PERCORSO DI APPROFONDIMENTO

Ok del Consiglio all’ordine del giorno del Pd per l’istituzione di tavoli con i portatori di interesse per individuare modalità e strumenti di attuazione degli obiettivi

Sostegno alla proposta per l’istituzione del Paesaggio naturale e seminaturale protetto del fiume Secchia ma anche la richiesta di far partire, contemporaneamente, un percorso di approfondimento per dare a tutti i Comuni coinvolti gli strumenti per realizzare gli obiettivi previsti dall’istituzione del Paesaggio, attraverso il confronto costante con i portatori di interesse. È il contenuto dell’ordine del giorno presentato da Fabio Poggi, per il Pd, in accompagnamento alla delibera sul Paesaggio naturale e seminaturale protetto del Secchia e approvato con il voto a favore del Pd e di Forza Italia. Astenuto il Movimento 5 stelle mentre Sinistra unita Modena e Modena volta pagina non hanno partecipato al voto. Prima dell’approvazione dell’ordine del giorno, l’assemblea ha respinto un emendamento, proposto da Marco Chincarini, Mvp, e Mario Bussetti, M5s, che chiedeva alla Giunta di “farsi promotrice presso i Comuni coinvolti del percorso di istituzione di un parco regionale nel tratto compreso tra la stretta del Pescale almeno fino alla cassa di espansione del Secchia entro i tre anni successivi all’istituzione del Paesaggio naturale”. L’emendamento ha ricevuto il voto a favore di di M5s, Modena volta pagina, SuM e FI e quello contrario del Pd.

L’ordine del giorno chiede, nel dettaglio, l’istituzione presso l’Ente parco della consulta permanente del Paesaggio naturale del Secchia, come previsto dalla stessa legge che istituisce il Paesaggio naturale, con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse pubblici e privati e dotandola di tutti gli strumenti necessari per un’azione efficace e per il suo costante coinvolgimento nella definizione delle linee operative.

Chiede, inoltre, che la Provincia promuova un tavolo tecnico per l’analisi sinottica degli obiettivi del Paesaggio naturale e delle norme che in qualsiasi modo riguardano il territorio coinvolto e sulle attività che vi si svolgono, e di un tavolo politico per la definizione condivisa degli strumenti di pianificazione e regolamentazione comunali. Al Comune richiede, infine, di istituire un tavolo per la valorizzazione del Paesaggio naturale e delle attività imprenditoriali agricole nella redazione del nuovo Piano urbanistico regionale. Di tutti i tavoli devono far parte tutti i portatori di interesse in ambito ambientale e agricolo.

A fondamento della richiesta di un percorso di approfondimento, l’ordine del giorno evidenzia alcune criticità normative, come il fatto che la concreta implementazione del Paesaggio naturale è affidata a un processo di cooperazione volontaria, geografiche e territoriali, dovute al fatto che l’ambito e le esigenze del tratto pedemontano del Secchia sono molto diversi da quelli del basso Secchia arginato in pianura e che gli interventi richiesti dalle aree limitrofe al fiume sono necessariamente molto diversi da quelli per zone distanti centinaia di metri dall’alveo. Richiamate anche alcune criticità specifiche rispetto agli obiettivi di gestione del piano, “che richiedono, quindi, un opportuno approfondimento”.

In dichiarazione di voto, Mario Bussetti, M5s, si è detto deluso verso la delibera, “puntavamo al parco e siamo arrivati a qualcosa di più leggero”, sulla quale però ha dichiarato il voto a favore considerandola “un punto di partenza”. Astensione invece sull’ordine del giorno “che prevede impegni molto leggeri che l’emendamento voleva rafforzare”.

Fabio Poggi, per il Pd, ha replicato che gli impegni previsti dall’ordine del giorno “richiederanno un lavoro che non è affatto leggero”. Il capogruppo ha quindi motivato il no all’emendamento giudicando “inopportuno che il Comune di Modena promuova azioni che spettano ad altri enti di pari grado che, tra l’altro, hanno già approvato la scelta del Paesaggio naturale, la stessa che facciamo noi oggi e che va rispettata”.

Per Adolfo Morandi, FI, la sollecitazione contenuta nell’emendamento “non è particolarmente onerosa: si tratta semplicemente di un’apertura di discorso che può essere portata a compimento come no”. Il consigliere si è poi dichiarato a favore della proposta di istituzione del Paesaggio naturale “anche se sarebbe più opportuno avere sul territorio una tutela più ampia”.

Dopo aver dichiarato il voto a favore della delibera, “di cui condividiamo in toto i contenuti”, Vincenzo Walter Stella, SuM, ha affermato che nell’emendamento “non c’è nulla di impositivo né di scorretto, ma solo la promozione di un’iniziativa lodevole come l’istituzione di un parco”.

Per Marco Chincarini, Modena volta pagina, “la delibera fa un passo indietro rispetto all’intenzione originaria di istituire un parco. Forse non c’è stata la capacità di raccontare l’opportunità del parco e i portatori di interesse forse non l’hanno capita pur nelle difficoltà che per loro avrebbe comportato il parco. Gli agricoltori hanno chiaramente paura dell’istituzione di questo ‘non parco’ e l’emendamento era solo per dire che siamo consapevoli che il nostro percorso ha dovuto ridurre le aspettative”.

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