30/03/2019

CONDIVISIONE DATI, UNA SPERIMENTAZIONE DI COMUNE E UNIMORE

L’assessora Urbelli ha risposto a un’interrogazione di Fasano del Pd sulla condivisione delle banche dati ai fini di ricerche sulle condizioni socioeconomiche

Lo scorso agosto è stato approvato lo schema di convenzione con la Regione Emilia-Romagna, per la realizzazione insieme a Sose Spa e alle Università del territorio di un modello di microsimulazione e realizzazione di studi sugli effetti distributivi delle politiche pubbliche per i residenti della regione e dei comuni di Modena, Bologna e Reggio Emilia. A febbraio il Comune di Modena ha approvato il nuovo schema convenzionale e, quando sarà completato l’iter di approvazione da parte di tutti i soggetti interessati, sarà possibile avviare i lavori di estrazione ed analisi dei dati detenuti dai diversi enti anche se non è possibile prevedere in che tempi le ricerche condurranno a risultati significativi.

È quanto ha fatto sapere l’assessora al Welfare Giuliana Urbelli rispondendo giovedì 28 marzo a un’interrogazione di Tomaso Fasano del Pd. Il consigliere, ricordando anche un ordine del giorno approvato dal Consiglio per il “Supporto alle politiche pubbliche attraverso l’utilizzo e la condivisione di banche dati” e un accordo con i Comuni di Bologna e Reggio Emilia, la  Regione e  Sose Spa, ha chiesto “se siano in corso contatti con le istituzioni interessate per dare seguito alle deliberazioni assunte in merito alla programmazione di ricerche sulle condizioni socio-economiche delle famiglie modenesi e riguardanti gli effetti redistributivi delle politiche pubbliche per i residenti del Comune di Modena” e se sia possibile individuare una tempistica per la realizzazione delle indagini rilevanti per la verifica delle politiche effettuate e per la programmazione dei futuri interventi.

L’assessora ha quindi spiegato che per testare in anteprima la potenzialità delle basi dati disponibili, sono stati avviati contatti con il Dipartimento di Economica dell’Università di Modena al fine di condurre una sperimentazione di simulazione sui dati relativi ai redditi delle famiglie modenesi. L’attività sarà sviluppata attraverso la definizione di apposito accordo di collaborazione e secondo le finalità istituzionali dei due enti. Un protocollo di intesa in via di perfezionamento vedrà collaborare l’Università di Modena col Servizio Statistica del Comune con l’obiettivo di produrre report esemplificativi in relazione ai dati socioeconomici delle famiglie modenesi, utilizzando dati dell’anagrafe comunale, dell'archivio fiscale e da altri archivi comunali. La collaborazione, di durata pluriennale, avrà come primo passo  la costruzione di un modello per la realizzazione di studi sugli effetti distributivi delle politiche pubbliche.

Potendo anche disporre dell’archivio dati dell’Agenzia delle Entrate, si intende approfondire la conoscenza delle forme che assume la disuguaglianza economica nel territorio modenese, a livello individuale, familiare e spaziale, ritenendo le condizioni socio-demografiche e i redditi delle famiglie elementi imprescindibili,  per progettare e valutare le politiche sociali locali.

“So che la materia riguarda diversi assessorati ed è difficile ricondurla ad unico filone di lavoro”, ha replicato il consigliere Fasano che si è detto “un po’ rammaricato” nel sapere che non si è ancora arrivati alla firma del Protocollo d’intesa “trattandosi di informazioni che potrebbero fornire elementi rilevanti per progettare interventi” e ha quindi concluso di augurarsi che si possa andare avanti.

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