23/03/2019

IN VARIAZIONE LE RISORSE PER EX FONDERIE E PALESTRA SIGONIO

Approvata dal Consiglio comunale la manovra di bilancio: cala il contributo nazionale del fondo Imu/Tasi, ma cresce il recupero dell’evasione

Il progetto per il primo stralcio dell’intervento di riqualificazione delle ex Fonderie, dal valore di oltre tre milioni e 700 mila euro, potrà contare sulle risorse della Regione Emilia-Romagna (1,5 milioni) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (1,5 milioni), con la conseguente riduzione a 707 mila euro della quota di autofinanziamento del Comune. È uno degli aspetti principali della prima Variazione di bilancio del 2019 approvata giovedì 21 marzo dal Consiglio comunale.

La manovra finanziaria, illustrata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, prevede anche il contributo di un milione di euro della Fondazione a parziale copertura dell’impegno economico di due milioni a carico del Comune per la realizzazione della palestra del liceo Sigonio nel comparto ex Amcm, così come i 150 mila euro della Regione per l’intervento di ampliamento del numero di posti a sedere previsto al Palapanini.

Complessivamente la Variazione riguarda, per il 2019, maggiori entrate per tre milioni di euro in conto capitale e un milione e 382 mila euro in parte corrente, prevalentemente per contributi a destinazione vincolata.

La Variazione è stata approvata con il voto di Pd, Sum e CambiaModena; voto contrario per Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Energie per l’Italia e Lega Nord Marco Chincarini (Modena Volta Pagina) non ha partecipato al voto. Analoga votazione anche per la delibera di conferma dell’Imposta comunale.

La Variazione tiene conto anche del minore contributo nazionale di 73 mila euro rispetto alle previsioni sul fondo Imu/Tasi, ma anche delle maggiori entrate previste con il recupero dell’evasione fiscale visto che nel 2018, rispetto ai sei milioni ipotizzati sono stati incassati 800 mila euro in più. La previsione sul recupero di arretrati Imu per il 2019 viene aumentate di 280 mila euro, per i due anni successivi di 950 mila euro.

I contributi in parte corrente riguardano in particolare il settore culturale con, per esempio, 190 mila euro da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per diverse iniziative (dalla Notte bianca all’Estate modenese, fino al Capodanno), 30 mila euro dell’Istituto i Beni culturali per “Controculture”, 22 mila euro della Regione per il Sistema bibliotecario, altri 11 mila per il sistema prestito e antitaccheggio, 50 mila per il sito Unesco, 5 mila dalla Camera di commercio per le iniziative a Matera e 10 mila da Bper Banca per i progetti Sognalibero e Il Dondolo.

Per il corso rivolto ai volontari della cooperazione internazionale la Fondazione mette a disposizione 20 mila euro, mentre altri 48 mila sono destinati al marketing turistico e 50 mila a sostegno delle iniziative promozionali legate alla tappa del Giro d’Italia.

Dalla Regione, inoltre, arrivano contributi per progetti di produzioni musicali dal vivo (circa 95 mila euro in tre anni), per l’attività di orientamento dei giovani (50 mila euro per il progetto Geco 8) e per l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale (25 mila euro), mentre sul contrasto al gioco d’azzardo è previsto un trasferimento di risorse all’Asl per 96 mila euro.

Intervenendo sulla variazione di bilancio, Elisabetta Scardozzi, M5s, ha sottolineato come, “contrariamente a quanto paventato dall’amministrazione a inizio anno, non c’è traccia di aumento della pressione fiscale o di altre difficili economie per reperire la cifra di un milione e mezzo di euro giudicata mancante allora e ci dispiace constatare come il bilancio sia stato usato per lanciare allarmi evidentemente non fondati, volti solo ad attaccare un governo non dello stesso colore politico. Inoltre – ha proseguito – il contributo della Fondazione contenuto in variazione per la palestra del Sigonio conferma la nostra idea che nell’area ex Amcm fosse possibile realizzare l’intero intervento solo con soldi pubblici, evitando quindi di mescolare il polo della cultura con la consueta accoppiata appartamenti e supermercato”.

Marco Chincarini ha motivato il non voto sulla variazione con il fatto che riguarda anche parte del progetto sull’ex Amcm, “un progetto al quale siamo stati sempre profondamente contrari e che andava rivisto e non accettato. Invece si va avanti e andremo a verificare cosa accadrà, ma non voterò la delibera perché riguarda anche un progetto profondamente sbagliato”.

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