01/04/2019

PUMS 2030 / 2 - MOBILITÀ DOLCE E OBIETTIVO “CITTÀ 30”

Gli strumenti: completamento del sistema di ciclabili, realizzazione di nuove Zone 30 e Zone quiete vicino alle scuole, ampliamento Ztl ed estensione delle aree pedonali

Per incentivare la mobilità dolce e puntare all’obiettivo della “città 30” nel 2030, il Pums prevede di completare il sistema dei percorsi ciclabili, di realizzare nuove zone 30, di ampliare sia la Zona a traffico limitato sia le aree pedonali. 

La maglia principale delle infrastrutture ciclabili sono le dorsali, per un totale di 76 chilometri necessari a realizzare l’obiettivo di un sistema aperto di mobilità ciclabile distribuito sull’intera città, con distanze massime di 7 chilometri da un estremo all’altro: poco più di 55 chilometri sono già esistenti e 21 sono da realizzare come priorità. In corso di realizzazione o da completare nel breve periodo (entro il 2022) sono, dunque, oltre alla cosiddetta Diagonale, i tratti Tabacchi-Cabassi, Amundsen-Polo-Comparto ex laboratori, Conad-Zanfi e Zanfi-Rosmini sulla dorsale Emilia ovest; i tratti Caduti sul lavoro-Folloni e Fossalta-Scartazza sulla dorsale Emilia est; il tratto di San Cataldo sulla dorsale Montecuccoli-San Cataldo-Ganaceto; il tratto Adria-Buon Pastore sulla dorsale Amendola-Cognento; il tratto Due Canali-Crocetta sulla dorsale Gronda nord-Nonantola; il tratto di via Finzi sulla dorsale Modena nord.

Gli altri tratti ciclabili dell’ampia rete cittadina (227 chilometri in totale) sono inquadrati come percorsi di distribuzione rispetto alle dorsali. Anche su questa rete secondaria sono previsti interventi di riconnessione e completamento con circa 69 km di nuovi percorsi che porteranno a superare, in totale, i 300 km di piste ciclabili in città.

Tra le proposte per migliorare la ciclabilità e la sicurezza dei ciclisti, per le ciclabili in sede stradale, anche la creazione delle “case avanzate” per i ciclisti: uno spazio riservato alle biciclette davanti alle linee di “stop” per le auto che permette ai ciclisti di attraversare l’incrocio per primi nel momento in cui scatta il verde, rendendosi più visibili alle auto e riducendo l’esposizione ai gas di scarico.

L’estensione delle “zone 30” completa e integra gli interventi sulla rete ciclabile e amplifica la percezione che l’area interessata sia a prevalente vocazione residenziale, con conseguente riduzione del traffico di attraversamento. Nel comune di Modena esistono già 107 chilometri di strade con velocità massima consentita di 30 Km/h (24 dei quali in centro). Il Pums propone nel breve termine, cioè entro il 2022, la realizzazione di oltre 30 chilometri nelle zone individuate come prioritarie che sono Bortolotti, Cannizzaro, Cittanova, Corni-Cattaneo, De’ Gavasseti, Forlì-Faenza, Gransci, La Spezia, Luosi-Marconi, Sacca Ovest, Torrenova.

Collegate alle zone 30 ci sono anche quelle che il Pums definisce come “zone quiete” da realizzare entro un raggio di circa 300 metri intorno agli istituti scolastici, soprattutto le scuole primarie. Grazie alla pedonalizzazione della viabilità circostante e l’istituzione di Ztl, anche solo temporanee in corrispondenza con gli orari di ingresso e di uscita degli alunni, i bambini potranno percorrere a piedi o in bici almeno “l’ultimo miglio” verso la scuola in una zona interdetta al traffico delle auto.

L’estensione della Zona a traffico limitato prevede di passare dai circa 750 mila metri quadrati attuali, che coprono una parte del centro storico, a oltre un chilometro quadrato nel breve periodo per arrivare come obiettivo, alla scadenza del Pums a coprire il 94 per cento del centro storico (che si estende per 1,2 chilometri quadrati). La prima fase di espansione (già ipotizzata nel piano sosta del 2006 e poi posticipata) riguarda la cosiddetta “addizione erculea” che comprende l’area a nord fino ai viali Monte Kosica, Crispi e Caduti in guerra. Nel medio periodo, a cinque anni, si propone un ulteriore ampliamento corrispondente all’area del parco Novi Sad, con i varchi per raggiungere il parcheggio del centro. Il Pums propone, inoltre, nel lungo periodo uno studio per valutare la fattibilità di un terzo ampliamento della Ztl sull’area del Parco delle Mura, da realizzare in un momento successivo, che porterebbe la Ztl a coincidere con il centro storico.

Sulle nuove aree pedonali il Pums fa un elenco di proposte, non normativo e nemmeno esaustivo, da realizzare in seguito a un percorso di condivisione e concertazione. Le ipotesi di pedonalizzazione puntano a valorizzare contesti storici, corridoi a elevata frequentazione pedonale, luoghi di aggregazione, ambiti commerciali e di riqualificazione. La maggior parte delle aree previste sono in centro: tra queste largo porta Sant’Agostino, le vie Santa Maria delle Assi, Gallucci, Sant’Eufemia, dei Servi; piazzetta de Servi, piazzale Torti e piazzale Boschetti, ma anche via Farini e via Sgarzeria. Sono previste però ulteriori aree pedonali nell’area dell’ex Amcm (per 15 mila metri quadri), piazza Gorrieri e piazza Pucci nell’area di sviluppo del progetto Periferie.

 

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