17/06/2019

MONUMENTO / 3 – FULVIO SETTI AUTENTICO EROE DEL CIELO

Medaglia d’oro al valor militare durante la guerra, partecipò a 220 voli. L’intervento di restauro è stato realizzato con il sostegno di Setti Ferramenta

Fulvio Setti ottenne la medaglia d’oro al valor militare a 29 anni, nel maggio del 1943, per aver eroicamente messo in salvo il suo equipaggio e altri militari con il suo aereo da trasporto in un’azione avventurosa tra l’Italia e la Tunisia. Già l’anno prima, tenente pilota assegnato al Gruppo C dei Servizi aerei speciali, aveva ottenuto la medaglia d’argento dopo un atterraggio su di una pista di fortuna: il suo velivolo, che trasportava munizioni pesanti, era stato colpito dai caccia nemici.

Giovane atleta (partecipò anche alle Olimpiadi del 1936 nei 110 ostacoli), appassionato pilota, laureato in Economia, richiamato in servizio durante la guerra, prese parte a 220 voli.

Insieme al fratello Gaetano ha lavorato nel negozio di ferramenta di famiglia, aperto dal padre Alberto nel 1910 in piazza Mazzini. Un’azienda dove oggi, nella sede del Villaggio Torrazzi, lavorano ancora Vittorio Setti, figlio di Gaetano, e i due nipoti di Fulvio: Carlo e Anna Maria Ventura.

Fulvio Setti, scomparso il 19 marzo 1991, a Modena è stato presidente del Coni, dell’Aeroclub e dell’Ente provinciale per il turismo. A lui venne intitolato nel 1996 il Deposito centrale dell’Aeronautica militare, mentre nel 2015 gli è stata co-intitolata la sezione dell’Associazione Arma Aeronautica di Modena.

La sua figura è strettamente legata all’Aerautodromo della città che venne realizzato lungo la via Emilia, dove la tra due guerre era stato costruito il primo aeroporto.

L’inizio della storia dell’aviazione a Modena, però, è di qualche anno prima. È nella primavera del 1911, infatti, che due audaci piloti decollano dall’ippodromo vicino al Foro Boario a bordo di un Blèriot che sale fino a centro metri di quota per atterrare sei minuti dopo.

Azioni sul documento