25/07/2019

SMS PER KATIA PARISI / 1- SINDACO: “SEGNALATI AL GARANTE”

Muzzarelli ha risposto all’interrogazione del Movimento 5 stelle: la consigliera estranea all’iniziativa dell’associazione, ma serviva il “consenso informato”

Rispetto all’invio di messaggi elettorali per i quali è richiesto il “consenso informato”, il Comune di Modena nelle scorse settimane ha segnalato al Garante della privacy gli episodi riportati dagli organi di informazione, vicenda per la quale, comunque, la consigliera di Modena Solidale Katia Parisi ha già dichiarato la propria estraneità. Se la trasmissione è davvero avvenuta senza il necessario consenso informato, però, “sarebbe pienamente giustificato l’intervento del Garante nei confronti dell’associazione sindacale responsabile”.

Lo ha precisato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli rispondendo in Consiglio comunale giovedì 25 luglio a un’interrogazione del Movimento 5 stelle sulla consigliera Parisi a sostegno della quale, durante la campagna elettorale, anche il giorno prima del voto, un Caf avrebbe inviato sms ai propri clienti.

Il sindaco Muzzarelli, comunque, ha voluto sottolineare la piena legittimità dell’elezione di tutti i consiglieri, riconosciuta all’unanimità dallo stesso Consiglio con il voto di convalida, dopo una campagna elettorale che, pur in un clima polemico molto accesso, si è svolta in modo regolare.

L’interrogazione, illustrata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Giovanni Silingardi, infatti, chiedeva al sindaco in particolare di assicurare che le elezioni si fossero svolte nel pieno rispetto della normativa, quali iniziative intendesse adottare per “garantire ai cittadini il rispetto del diritto alla riservatezza dei propri dati personali” e “per scongiurare il verificarsi in futuro di tali spiacevoli situazioni che danneggiano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nel libero esercizio del diritto/dovere di voto”.

Prima di entrare nel merito della risposta il sindaco Muzzarelli ha ricordato come la campagna elettorale per le Europee fosse stata caratterizzata da comportamenti ben più gravi di quelli richiamati nell’interrogazione: dai voli di Stato di un ministro per partecipare ai comizi, denunciati dagli alleati colleghi di governo, fino all’utilizzo smodato dei Social da parte di organismi governativi a sostegno della campagna elettorale di ministri e forze politiche.

Nel merito delle questioni sollevate, Muzzarelli ha precisato che, sulla base delle leggi, non sono ravvisabili motivi di decadenza di un consigliere per il tipo di violazioni delle norme della campagna elettorale che si sarebbero eventualmente verificate; che sull’attività di comunicazione in campagna elettorale è competente il Corecom; che sull’utilizzo di sms, Social e mail nel periodo del cosiddetto “silenzio elettorale” esiste un vuoto normativo e che, comunque, le segnalazioni vanno fatte al Corecom.

Di diversa gravità è l’eventuale assenza del consenso informato rispetto alla comunicazione elettorale che avrebbe inviato il sindacato Fna (Federazione nazionale agricoltori, quindi non un Caf, in base alle dichiarazioni della consigliera Parisi), assenza che, per Muzzarelli, “sarebbe sicuramente un fatto censurabile e l’intervento del Garante della privacy nei confronti di questa associazione (e non di altri), sarebbe pienamente giustificato”.

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