20/09/2019

“TENERE APERTE LE BIBLIOTECHE LA SERA E NEI FINE SETTIMANA”

È l'invito che arriva dal Consiglio con l'approvazione all'unanimità dell'odg presentato dai gruppi di maggioranza ed emendato dal M5s

Studiare, in collaborazione con Unimore, una nuova organizzazione del sistema bibliotecario che permetta di tenere aperta il sabato e la domenica almeno una biblioteca per ogni quartiere, con attenzione anche all’orario serale e notturno.

È l’invito che il Consiglio comunale di Modena rivolge alla Giunta con l’approvazione unanime, nella seduta di giovedì 19 settembre, dell’ordine del giorno sottoscritto da Pd, Sinistra per Modena, Modena solidale, Verdi e presentato dalla consigliera Federica Venturelli.

Su proposta del Movimento 5 stelle, contenuta in un emendamento approvato anch’esso all’unanimità, il documento chiede, inoltre, di porre particolare attenzione anche alla tipologia di servizi che è possibile e opportuno erogare nelle diverse sedi, prevedendo personale di sorveglianza per il servizio di lettura di libri propri e personale bibliotecario nel caso degli altri servizi come, per esempio, consulenza e prestito.

Entrando ulteriormente nel merito, l’ordine del giorno invita anche a migliorare la comunicazione sulle biblioteche e gli spazi di studio presenti in città e sui relativi orari di apertura; a riaprire i concorsi per bibliotecari “occupando nuovi giovani con competenze di biblioteconomia e archivistica”; ad aumentare i progetti di servizio civile nelle biblioteche comunali, in particolare quelle di quartiere; a incentivare, sempre a favore delle biblioteche di quartiere e dei punti di lettura, lo stanziamento di fondi per favorirne la rivitalizzazione e la funzione di aggregazione sociale in particolare per i più giovani.

Ricordando che negli ultimi tre anni le immatricolazioni universitarie sono aumentate del dieci per cento, Federica Venturelli ha affermato la necessità di “garantire l’apertura delle biblioteche anche in orari non canonici come la sera e il fine settimana”. Le biblioteche, ha aggiunto, “sono spazi culturali e sociali multifunzionali: una maggiore apertura, quindi, contribuirebbe non solo alla realizzazione del progetto di Modena città universitaria ma anche a un maggior presidio del territorio”.  

Enrica Manenti, presentando l’emendamento del M5s, ha specificato che la maggiore apertura andrebbe a beneficio di tutti i cittadini, “studiando soluzioni in base al tipo di servizi che è possibile erogare nelle diverse sedi. Sfruttiamo la sinergia con l’Università per fornire un servizio bibliotecario che sia il più possibile completo”.

Dopo aver sottolineato che “per gli studenti universitari è importante avere a disposizione luoghi dove studiare”, Giovanni Bertoldi (Lega) ha lanciato la proposta, che è stata accolta, di iniziare con un sperimentazione da valutare dopo qualche mese per verificare la fruizione: “Avere biblioteche sempre aperte – ha spiegato – può essere molto utile ma ha un costo per l’Amministrazione e quindi è bene verificare se il servizio viene utilizzato”.

Per Modena solidale, Katia Parisi ha sottolineato il ruolo culturale e sociale delle biblioteche come “luogo in cui viene data la possibilità a tutti i cittadini di accedere in modo gratuito alla cultura, al sapere e all’informazione. Inoltre – ha proseguito – le biblioteche svolgono un indubbio ruolo sociale come strumento di “sana aggregazione per i giovani”. Con l’estensione dell’orario si amplierebbe anche l’offerta culturale e sociale nei quartieri”.

Dichiarando il voto a favore per i Verdi, Paola Aime ha affermato che “ambiente fa rima con cultura: se non c’è cultura diffusa non si possono fare politiche ambientali serie”.

“Per il servizio che le biblioteche offrono, soprattutto nei quartieri – ha detto Irene Guadagnini per il Pd – l’obiettivo è l’apertura massima ma con molta attenzione anche alle persone che nelle biblioteche lavorano”. La consigliera ha poi proposto di “rivalorizzare quelle che una volta erano biblioteche e oggi sono punti di lettura: vanno bene anche questi, ma le biblioteche sono meglio”.

Intervenendo a chiusura del dibattito, l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi ha ricordato che, per quanto riguarda le biblioteche universitarie, “tra Comune e Ateneo prosegue un dialogo proficuo in previsione del rinnovo del protocollo per fare di Modena una città universitaria e certamente il tema dell’estensione della disponibilità estesa di biblioteche e sale studio sarà compreso tra gli obiettivi”. Sulle biblioteche comunali, l’assessore ha ricordato i prossimi interventi di rifunzionalizzazione della Delfini e che è allo studio la possibilità di garantire aperture a rotazione anche delle biblioteche decentrate e di quartiere: “Quest’estate la Delfini ha chiuso solo per una settimana, proprio per garantire una maggiore fruizione. Già da anni, inoltre, con il progetto ‘Biblioteca dopo cena’ garantiamo l’apertura serale sia come prestito sia con iniziative per incentivare la fruizione nei quartieri e nelle frazioni. Un progetto che stiamo valutando come implementare”.

Azioni sul documento