Riparte l’attività dei Quartieri. Il Consiglio comunale, infatti, ha definito la costituzione dei quattro nuovi Consigli di Quartiere di Modena, approvando all’unanimità la delibera presentata dall’assessora ai Quartieri e alla Partecipazione Debora Ferrari. Insieme alla nuova costituzione, è stata approvata con voto unanime anche la nomina dei 56 componenti complessivi, 14 per ciascun Quartiere, dei quali 27 del Pd, quattro di Sinistra per Modena,18 della Lega, cinque del M5s, uno di Forza Italia e uno di Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia.
Presentando le delibere, l’assessora Ferrari ha sottolineato che Modena “ha sempre creduto, e continuerà a farlo, nella partecipazione territoriale e nei quartieri. Con una scelta non scontata ha quindi deciso, anche dopo l’abolizione delle circoscrizioni da parte del Governo, di intraprendere la strada dei Consigli di Quartiere e del rafforzamento degli istituti di partecipazione”. L’assessora ha poi ricordato che l’istituzione segue ancora il Regolamento di prima attuazione che ne ha disciplinato il funzionamento nella scorsa legislatura, sottolineando però che “l’obiettivo di questa consigliatura dovrà essere arrivare a una definizione regolamentare nuova, definitiva e migliore. Ci sono, infatti, tutte le condizioni per intraprendere un percorso di riforma, in linea con gli indirizzi di governo 2019-2024”.
Insieme alle due delibere, il Consiglio ha approvato anche un ordine del giorno che sostiene il ruolo dei Quartieri “come luogo cardine della democrazia diretta e partecipata”. Presentato da Antonio Carpentieri, capogruppo Pd e sottoscritto dai gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena solidale, Verdi), l’ordine del giorno ha ottenuto il voto positivo dei proponenti. Astenuti i gruppi di Lega, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, Foza Italia e Movimento 5 stelle. Nel documento si chiede di arrivare entro 12 mesi a una revisione del Regolamento che definisca un sistema di scelta dei consiglieri “che risponda a criteri democratici e di trasparenza”; aumenti il numero dei Quartieri “per avvicinare territorialmente i Consigli di Quartiere ai cittadini”; individui con maggior precisione competenze e ruoli operativi e decisionali.
Come previsto dal Regolamento, i 14 componenti di ogni Consiglio sono nominati in base alle indicazioni pervenute dai gruppi consiliari secondo un criterio rappresentativo degli esiti delle elezioni comunali nelle sezioni elettorali comprese nel territorio di ciascun Quartiere. Ciascun Consiglio elegge al proprio interno il presidente e può organizzarsi in commissioni tematiche.
La durata è di metà consiliatura, termine oltre il quale il Consiglio comunale procederà a una nuova deliberazione. I Consigli hanno un ruolo principalmente consultivo e hanno diritto a essere informati sugli atti della Giunta comunale, in particolare rispetto a temi come il bilancio di previsione, la pianificazione territoriale, i piani di intervento ambientale e gli studi fattibilità di lavori pubblici nell’area di riferimento. Possono, inoltre, presentare all’Amministrazione centrale proposte e sollecitazioni raccolte anche attraverso strumenti di partecipazione popolare come, per esempio, assemblee territoriali aperte a tutti, in modo da rendere possibile la condivisione di idee, proposte e progetti con cittadini e associazioni.
È previsto il coordinamento tra presidenti di quartiere con Consiglio comunale, Giunta e sindaco.
Azioni sul documento