16/01/2020

CONSORZIO AGRARIO – ESSELUNGA / 2 – IL DIBATTITO

Gli interventi dei consiglieri sul progetto di rigenerazione urbanistica dell’area

Il dibattito sull’approvazione della delibera relativa alla variante per l’ex Consorzio agrario – Esselunga è stato aperto dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Giovanni Silingardi che ha dichiarato di condividere il percorso scelto, che ha permesso di discuterne in Consiglio comunale, ma non il progetto, troppo in linea con l'idea di consumo di suolo, con i contenuti della nuova legge urbanistica. Silingardi, poi, ha posto un problema di metodo: il tema è stato affrontato in consiglio di quartiere senza averlo previsto all'ordine del giorno, non consentendo così ai consiglieri di arrivare preparati.

La capogruppo dei Verdi Paola Aime ha ricordato il percorso più che ventennale del progetto che, quindi, risente di “una visione datata, non aggiornata ai nuovi tempi”. Bene per Aime la ricucitura con il centro storico, ma non il modello scelto, “non ambientalmente sostenibile e con una superficie enorme destinata al commercio: serviva un progetto più coraggioso”.

Anche Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha ricordato che il progetto è da anni in discussione e ha sottolineato positivamente gli effetti della rigenerazione per tutto il quartiere, il miglioramento della viabilità, le risorse aggiuntive per la riqualificazione in connessione con il Progetto Periferie e le diverse funzioni che caratterizzano l’operazione (“non c’è solo il commercio”) con la raccomandazione di curare nella fase attuativa gli aspetti ambientali e quelli relativi alla mobilità.

Per Lega Modena, Stefano Prampolini ha criticato il ritardo con cui si arriva alla decisione: “L’impresa aveva bisogno di risposte rapide, non di veder bloccato un progetto per vent’anni”. Mentre Giovanni Bertoldi, sottolineando che si tratta ancora di un passaggio non decisivo, ha chiesto di coinvolgere architetti importanti nella fase di attuazione per “inserire bellezza per superare il degrado”. Per Bertoldi, inoltre, il costruttore non dovrà avere trattamenti di favore sugli oneri per la rigenerazione: “Serve equilibrio”.

Diego Lenzini per il Pd ha sottolineato l’importanza di un progetto di rigenerazione con un investimento sulla mobilità in uno nodo intermodale decisivo per la città e in un’area difficile che viene ricucita con il centro e legata allo sviluppo della zona nord con il Progetto Periferie: “Si tratta di rigenerazione urbanistica e sociale, una scelta moderna e coraggiosa”.

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