19/12/2020

COOP SPAZIO, OK A IPOTECA PER PROGETTI DI RISTRUTTURAZIONE

Il Consiglio ha approvato la delibera presentata dall’assessora Lucà: “Sosteniamo investimenti su strutture che sono patrimonio pubblico, per ripartire dopo il Covid”

Sostenere l’investimento di Coop Spazio nel progetto di ristrutturazione che consente di mantenere efficienti gli impianti sportivi concessi in diritto di superficie, “che sono patrimonio pubblico”, e di continuare a dare una risposta alle esigenze di socialità e benessere dei cittadini, nel momento in cui sarà terminata l’emergenza dovuta alla pandemia. Con questo obiettivo il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 17 dicembre, ha autorizzato la società “Spazio Coop Unimmobiliare” a costituire ipoteca sull’area in diritto di superficie di via Cassiani 161 a garanzia del mutuo di 700 mila euro che la stessa società ha sottoscritto con la Banca popolare di San Felice per finanziare un progetto di manutenzione, ristrutturazione, efficientamento, riparazione dei danni da grandine e rifunzionalizzazione degli impianti sportivi a seguito dell’emergenza Covid-19, per un investimento complessivo di 1 milione 200 mila euro.

La delibera, presentata dall’assessora con delega al Patrimonio Anna Maria Lucà, è stata approvata con il voto a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena civica). Contrari Movimento 5 stelle, Lega Modena, Forza Italia e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia. L’autorizzazione è necessaria poiché, anche se è Coop Spazio a costituire l’ipoteca (sull’area di via Cassiani assegnata in diritto di superficie dove si trovano gli impianti di Sport Village), è il Comune il proprietario dei terreni e delle strutture, delle quali tornerà in possesso il 21 gennaio 2048 una volta scaduto il diritto di superficie.

Come ha evidenziato l’assessora illustrando la delibera, il provvedimento “è in continuità con le azioni di sostegno dirette e indirette, come in questo caso, già intraprese dall’amministrazione comunale per contrastare le conseguenze della pandemia che hanno colpito pesantemente anche tutte le società sportive di base. Le polisportive, infatti, rappresentano una parte significativa del welfare territoriale modenese e un enorme patrimonio di socialità, sia per la quantità di persone che frequentano le attività sportive e ricreative sia per lo straordinario lavoro dei gruppi di volontariato che hanno progettato, realizzato e gestito con risorse quasi esclusivamente proprie questi importanti centri di aggregazione”.

Coop Spazio, alla quale aderiscono 12 polisportive e, appunto, la società sportiva Sport Village 161, può contare su una base di oltre 12 mila soci, la metà dei quali donne, con una media di oltre 4 milioni 182 mila presenze complessive annuali nei diversi impianti. Sulle strutture che gestisce e che, come ha ribadito l’assessora Lucà, “sono beni pubblici”, la società dall’inizio della sua gestione ha già realizzato investimenti per circa 9 milioni 400 mila euro, 600 mila dei quali nell’area di via Cassiani.

Aprendo il dibattito per il Pd, Ilaria Franchini ha sottolineato le ricadute negative, “economiche e sociali”, dell’epidemia: “Le polisportive sono luoghi di aggregazione con un ruolo non solo sportivo ma anche di coesione sociale, integrazione, promozione del benessere. Inoltre, contribuiscono a sviluppare le attività dei Quartieri”. La delibera, quindi, “dà un segnale importante non solo alle società ma soprattutto ai 12 mila cittadini associati”. Alberto Cirelli ha sottolineato il ruolo del volontariato nelle polisportive, “un patrimonio legato, oltre che allo sport, anche alla vita sociale della città e, quindi, da salvaguardare”. Rimarcando l’importanza degli investimenti sulle strutture, Cirelli ha affermato che sarebbe stato apprezzabile “un impegno dello Stato”.

Per Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) la costituzione di ipoteca è “l’unica soluzione tecnica applicabile per riqualificare e rendere più efficienti le polisportive, garantendo loro una possibilità di sopravvivenza”. Per il consigliere serve anche, però, “che il Comune intraprenda un percorso concreto per il rilancio del patrimonio sociale che le polisportive rappresentano, anche attraverso la creazione di un soggetto unico di riferimento”. In dichiarazione di voto, Federico Trianni si è augurato che si possano individuare “forme di intervento e aiuto anche per le polisportive non associate perché tutti gli impianti presenti in città contribuiscono alle attività di welfare sul territorio e meritano, quindi, di essere sostenuti”.

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