Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 17 dicembre, ha approvato la nona Variazione di bilancio, con le agevolazioni Tari per le utenze non domestiche. Presentata dall’assessore Gianpietro Cavazza, la delibera ha ottenuto il voto a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena civica). Contrari M5s, Lega Modena, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia.
Aprendo il dibattito, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) si è focalizzata sul contributo di 8 milioni di euro per il trasporto pubblico affermando che “non si può parlare ora di cronoprogramma e accertamento dei bisogni: i problemi, aggravati dall’emergenza, si sarebbero dovuti risolvere già nei mesi scorsi, visto che il trasporto pubblico è centrale anche per la ripresa delle scuole”. Sull’utilizzo dei contributi del governo per le funzioni fondamentali per compensare i mancati introiti da Modena Parcheggi, Rossini ha sostenuto che il Comune “ha scelto di avvantaggiare la società, senza peraltro avere ancora i dati definitivi per capire se l’azzeramento del canone sia una cosa sensata oppure no e non si può dire che i soldi non avrebbero potuto essere impiegati diversamente”.
Paola Aime (Verdi) ha ricordato che il contributo per i mezzi pubblici è stato ottenuto “perché siamo in una città fortemente inquinata, ma è un bene avere la possibilità di sostituire mezzi vecchi, aumentare la flotta e migliorare il servizio”. Sul Novi Park, la consigliera ha affermato che “era sbagliato fin dall’inizio e che ha tolto risorse per promuovere la mobilità sostenibile alternativa all’auto”, sollecitando un confronto sull’utilità attuale di un progetto “superato dai tempi e penalizzante”.
La variazione “permette di coprire attività collegate all’emergenza permettendoci di cominciare a fare un ragionamento sul futuro”, ha detto Marco Forghieri per il Pd, sottolineando anche l’importanza del “ritocco al fondo crediti di dubbia esigibilità che ci concede qualche spazio d’azione maggiore”. Il consigliere ha poi ricordato che le mancate entrate, e quindi le compensazioni, di Modena Parcheggi gravano sulla parte corrente e non impediscono di prevedere investimenti e ricercare finanziamenti per interventi di mobilità sostenibile. Sui fondi per il trasporto pubblico, Diego Lenzini ha commentato che “finalmente si assegnano fondi alle città che ne hanno più bisogno: l’inquinamento non dipende dalle nostre azioni amministrative, ma possiamo fare scelte politiche per migliorare la situazione e, quindi, è bene prendersi tutto il tempo necessario per decidere come spendere nel modo migliore il finanziamento ricevuto”. Sui fondi per Modena parcheggi, il consigliere ha precisato che lo Stato li rifonde al Comune, “se invece non accediamo al fondo e Modena parcheggi non riesce a pagarceli, li abbiamo persi”. Per Antonio Carpentieri, di fronte alla mancata entrata, “certa”, da Modena parcheggi bisogna decidere cosa è più conveniente per la città: “Se perdere quell’entrata, aprire un contenzioso per ottenerla o usufruire della possibilità che ci viene offerta dal finanziamento statale per garantirci il canone del 2020. Mi pare che il vantaggio sia più nostro che di Modena parcheggi”.
Giovanni Silingardi (M5s) ha chiesto “un piano serio, con un cronoprogramma più chiaro, per il trasporto pubblico: è dall’inizio della legislatura che sentiamo grandi parole ma ancora non abbiamo capito cosa si intenda fare”. Su Modena Parcheggi, il consigliere ha affermato che “non si sono trovati per tanti soggetti in difficoltà, ma si sono trovati per coprire un canone che non incasseremo, per un’opera che è stata un errore clamoroso e che ingessa il sistema, bloccando qualsiasi modifica di mobilità sostenibile, come Ztl e pedonalizzazione del centro storico”.
Per Giovanni Bertoldi (Lega Modena), il Comune “sembra più interessato a raccogliere denaro che a pensare a spenderlo bene: viviamo senza un progetto e ciò è ancora più grave in un momento di crisi che richiede, invece, programmazione”. Anche per Bertoldi la convenzione con Modena parcheggi “vincola le decisioni del Comune sul trasporto sia pubblico che privato”, bisognerebbe, quindi, destinare le “risorse limitate che abbiamo verso chi ha subito i danni più ingenti e non verso chi è in grado di farcela da solo, come Modena parcheggi”.
Azioni sul documento