È stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Modena, la proposta per la realizzazione di un sottopasso o cavalcavia ciclabile all’altezza del cavalcavia Mazzoni, presentata dal Movimento 5 stelle e discussa nella seduta di giovedì 26 marzo nell’ambito del dibattito per l’approvazione del bilancio di previsione. Sono stati 13 in tutto gli ordini del giorno collegati alla manovra finanziaria presentati dai diversi gruppi. Oltre alla proposta per il cavalcavia Mazzoni, sono stati approvati i sette presentati dai gruppi di maggioranza e relativi al welfare comunale, al sostegno di imprese e famiglie, al rilancio del sistema educativo per l’emergenza, ai servizi aggiuntivi per i bambini in luglio, al diritto alla casa, al patrimonio culturale, al rilancio dell’economia e del lavoro con un tavolo permanente con le parti sociali. Respinti, invece, gli altri cinque documenti presentati dai gruppi di opposizione: un altro del Movimento 5 Stelle (fondi a sostegno di imprese e famiglie), due della Lega per il sostegno a imprese e famiglie, sospensione dell’aumento dell’addizionale Irpef, misure per la natalità, e due di Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia sulla sospensione aumento dell’addizionale Irpef e il sostegno alla maternità.
L’ordine del giorno approvato all’unanimità è stato presentato da Giovanni Silingardi e invita a valutare la progettazione e la realizzazione di un sottopasso ciclopedonale sotto il cavalcavia Mazzoni, o di un cavalcaferrovia affiancato, per assicurare un collegamento sicuro per pedoni e ciclisti tra la zona di viale Gramsci e il centro storico, intercettando finanziamenti o ricorrendo all’accensione di un mutuo.
Presentato dal capogruppo del Pd Antonio Carpentieri e sottoscritto dai gruppi di maggioranza, l’ordine del giorno per un welfare comunale rinnovato (approvato con l’astensione di tutti gli altri gruppi) propone di rafforzare il sistema di assistenza socio-sanitaria, potenziando la capacità di risposta e protezione rispetto alle malattie infettive e all’aumento delle malattie croniche degenerative.
Proposto da Ilaria Franchini (Pd) per i gruppi di maggioranza (e approvato, anche in questo caso, senza voti contrari con l’astensione delle opposizioni), l’ordine del giorno per il rilancio economico e sociale dopo l’emergenza propone di dare priorità ai progetti immediatamente cantierabili, rilanciare il turismo e mappare le difficoltà economiche e sociali generate o aggravate dall’emergenza in atto, coinvolgendo il tavolo per la crescita e chiedendo al governo finanziamenti e provvedimenti di sostegno.
Il rilancio del sistema educativo 0-6 dopo l’emergenza coronavirus è al centro della proposta di Federica Venturelli (Pd) sottoscritta anche da Verdi e Modena civica (a favore i gruppi di maggioranza; contrari M5s e il consigliere leghista Bertoldi; astenuti Lega, FI e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia). Il documento invita a sostenere economicamente le famiglie che hanno subito la chiusura dei servizi e avviare un percorso di innovazione del sistema educativo 0-6, proseguendo nell’offerta di servizi flessibili e consolidando la regia pubblica dell’Amministrazione. Sollecita servizi aggiuntivi almeno fino al 31 luglio per i bambini che frequentano il nido e la scuola dell’infanzia, garantendo che la retta non sia superiore a quella ordinaria, anche l’ordine del giorno di Katia Parisi di Modena civica, sottoscritto anche dal Pd, approvato con il voto dei proponenti e del M5s (contraria Sinistra per Modena, astenuti Verdi, Lega, Fi e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia).
Tre gli ordini del giorno di Sinistra per Modena: uno, presentato da Vincenzo Walter Stella, e sottoscritto dalla maggioranza, sollecita forme di agevolazione per sostenere il diritto alla casa delle categorie socialmente più fragili, prevedendo congrui investimenti, e politiche per rendere la rigenerazione competitiva con l’espansione (a favore la maggioranza, astenuti gli altri gruppi). Proposto da Camilla Scarpa, e sottoscritto dalla maggioranza, è il documento per la valorizzazione del patrimonio e dell’attività culturale dopo l’emergenza che propone di sostenere associazioni, enti e istituti culturali per recuperare le attività e le mostre sospese, di potenziare le linee di finanziamento, e prorogare le scadenze dei bandi sugli spazi e degli affitti (a favore maggioranza e M5s, astenuti gli altri gruppi). A firma della capogruppo (e sottoscritto da Verdi e Modena civica) è anche la mozione per rilanciare economia e lavoro attraverso l’istituzione di un tavolo permanente con le parti sociali, garantendo che siano garantite la continuità salariale e le tutele acquisite ai dipendenti diretti del Comune e a quelli dei servizi esternalizzati e in somministrazione, ed evitando ulteriori esternalizzazioni (a favore maggioranza e M5s; contrari Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, astenuti Lega e FI).
Gli ordini del giorno respinti sono cinque: uno, proposto dal consigliere Silingardi, del M5s per la costituzione di un fondo a sostegno dei commercianti e dei piccoli artigiani e di un altro a favore delle famiglie in difficoltà dopo l’emergenza, finanziati attraverso la riduzione del Fondo crediti di dubbia esigibilità (a favore anche Lega, Fi e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia; contrari i gruppi di maggioranza). Respinti anche i due ordini del giorno di Lega Modena: uno, proposto da Alberto Bosi, sull’adozione di misure straordinarie a sostegno di piccole e medie imprese e delle famiglie riducendo le aliquote delle tasse comunali e sospendendo l’applicazione dell’addizionale Irpef (a favore anche FI e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia; contrari maggioranza e M5s). L’altro, a firma di Luigia Santoro, per l’attuazione di misure a supporto della famiglia e della natalità attraverso lo stanziamento di un fondo per l’acquisto o la ristrutturazione della casa e rendendo gratuiti servizi come il nido (a favore anche FI e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia; astenuto M5s; contrari i gruppi di maggioranza).
E respinti anche i due ordini del giorno di Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, proposti da Elisa Rossini, per rinviare o sospendere l’aumento dell’addizionale Irpef (a favore anche Lega, FI, M5s; contrari i gruppi di maggioranza) e per adottare misure a sostegno della maternità prevedendo un assegno mensile a favore delle madri che lavorano nell’esclusivo ambito familiare prendendosi cura dei figli (a favore anche Lega e FI; astenuto M5s; contrari i gruppi di maggioranza).
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