23/04/2020

BILANCIO / 2 - IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Un rappresentante per gruppo nella discussione sulla variazione. “Positive la rapidità degli interventi e le modalità di erogazione, va ampliato il numero dei beneficiari”

Nel dibattito del Consiglio comunale del 22 aprile, incentrato sulla delibera di variazione di Bilancio approvata all’unanimità, che permette di recepire il contributo per la solidarietà alimentare disposto dalla Protezione Civile per far fronte all’emergenza sanitaria, è intervenuto solo un rappresentante per gruppo come concordato nella Conferenza capigruppo. Lo ha precisato in aula il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia - Popolo della famiglia), ringraziando “i Servizi sociali per la veloce erogazione dei buoni spesa”, ha detto che “siamo impressionati dalle molte domande respinte, una buona parte delle quali perché il reddito è di poco superiore ai limiti fissati dal Comune. Occorre rivalutare i criteri economici per accogliere un numero maggiore di persone, considerando che ci sono tanti cittadini che hanno perso il lavoro e che fino a ieri non avrebbero avuto necessità di aiuti. Quindi le situazioni contingenti devono essere monitorate. Si potrebbero considerare anche altre azioni come stanziamenti straordinari da parte dell’ente e la spesa sospesa”.

Plauso alla delibera è stato fatto da Tommaso Fasano (Pd), “un provvedimento che assume forte significato simbolico – ha detto – visto che sono molte le situazioni di difficoltà, cittadini già a rischio indigenza prima dell’emergenza. Positiva la collaborazione tra welfare e Terzo settore. In situazioni come questa è indispensabile agire nel minor tempo possibile anche con mezzi di sostentamento di base, come infatti è accaduto. Ma l’azione del Comune è efficace anche e soprattutto attraverso l’erogazione di servizi e sarà importante mantenerli allo stato attuale, ricalibrandoli certo e usufruendo pure di stanziamenti dalla Regione e dallo Stato”.

Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia), iniziando con “la critica al Bilancio, approvato nelle settimane scorse, sganciato dalle reali necessità di famiglie e imprese”, ha giudicato “troppo sui generis la gestione delle azioni di sostegno: per esempio nella consegna delle mascherine “aperte” e sfuse. Inoltre, registro la difficoltà per tanti utenti di compilare la domanda di richiesta dei buoni spesa sul sito del Comune, visto che non tutti dispongono del collegamento a internet; e nell’impossibilità di poter usare concretamente i buoni spesa dal momento che sono “digitali” e come noto esistono fasce fragili come gli anziani che non hanno dimestichezza con questi strumenti. In più, i ticket sono difficili da spendere: solo la grande distribuzione organizzata li può accettare e in questa maniera si discriminano sia i cittadini che non possono raggiungere i centri commerciali sia i piccoli negozi di vicinato che sono esclusi dalla rete”.

Giovanni Bertoldi (Lega Modena), ha osservato che “i criteri di erogazione dei buoni spesa sono perfezionabili, ma capisco che la semplificazione dei canali di consegna dei ticket sia legata alla volontà di velocizzare le pratiche. In futuro, se si potrà disporre di altri aiuti, il reddito dovrà essere collegato anche agli impegni di spesa delle famiglie. Lo scopo deve essere aumentare la platea di coloro che possono aver diritto al sostegno”.

Anche Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha parlato di “condivisione delle modalità adottate dall’ente per velocizzare la distribuzione dei ticket agli utenti. Però il futuro sarà ancora più complicato e bisognerà rivedere le linee guida dell’assegnazione in maniera tale da rendere più equa la società: tanti artigiani, per esempio, a causa di questa situazione hanno dovuto chiudere le attività. Sollecito a cogliere la cosiddetta “opportunità” della crisi per superare i vecchi modelli, altrimenti, quando avremo a che fare con la prossima difficoltà, saremo ancorati agli attuali criteri. Segnalo l’importanza del reddito di cittadinanza che ha consentito a oltre 1.600 famiglie di far fronte all’emergenza con dignità”.

Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha spiegato che “la gestione dell’emergenza è stata ottimale da parte degli uffici comunali, non ci si è smarriti nelle formalità e ci si è adoperati con ogni mezzo possibile per dare un po’ di ristoro ai nuovi poveri che da un giorno all’altro si sono ritrovati in condizioni impensabili. Nel caso arrivassero nuovi fondi, auspico che si aumenti la quota dei possibili beneficiari che è certo superiore a coloro che finora hanno ottenuto gli aiuti. Sottolineo che questa crisi ci ha permesso di rilevare quanto Modena sia inclusiva: dalla Comunità islamica è arrivata una donazione importante per il fondo alimentare, è una riconoscenza importante”.

Paola Aime (Verdi) ha rilevato che “l’emergenza ha colpito un Paese già in difficoltà economica nel quale crescevano le nuove povertà, già presenti, aggravando la situazione.  La delibera di variazione di bilancio ci consente di dare un sostegno ai più fragili anche se si tratta di una forma di carità e non di uno strumento di giustizia sociale. Pensare che come esseri umani siamo tutti collegati ci permetterà di percorrere al meglio la via dell’equità sociale”.

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