Il Comune di Modena utilizzerà l’opportunità di rinegoziare un mutuo con la Cassa depositi e prestiti per “liberare” quest’anno risorse per 160 mila euro utilizzabili per fronteggiare la diminuzione di entrate dovuta all’emergenza sanitaria creata dal Coronavirus. Il provvedimento, presentato dall’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza, è stato approvato dal Consiglio comunale giovedì 28 maggio con il voto della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena civica) e del Movimento 5 Stelle; l’astensione di Lega Modena, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia e Forza Italia.
La possibilità di rinegoziazione, prevista dal decreto legge di marzo sull’emergenza Covid - 19, è applicabile a Modena al solo mutuo relativo alle scuole Mattarella per un valore complessivo di quasi un milione e 600 mila euro che rappresenta, comunque, il 22 per cento dell’indebitamento dell’ente, di poco superiore ai 7 milioni di euro.
Grazie agli spazi finanziari che si liberano, sarà possibile contrarre nuovi mutui a tasso zero sulla base dell’altra opportunità prevista dall’Istituto del credito sportivo per finanziare progetti d’impiantistica e interventi di manutenzione tra quelli già programmati nel Piano degli investimenti.
La rinegoziazione consiste in un prolungamento del periodo di ammortamento del mutuo, dal 2028 fino al 2043, consentendo una riduzione della rata annuale (il risparmio sarà di circa 95 mila euro dal 2021) e, in particolare, della quota capitale fino, appunto, al 2028. La convenienza economica è certificata, sulla base del principio dell’equivalenza finanziaria: il valore finanziario del debito si riduce (di 113 euro) nel confronto tra il valore attuale dei flussi di cassa del mutuo prima e dopo la rinegoziazione.
Nel dibattito, Marco Forghieri (Pd) ha osservato che il provvedimento consente un “vantaggio per lo sport e per la rigenerazione delle strutture”, sottolineando che l’operazione è stata possibile grazie all’approvazione del Bilancio, “a ulteriore conferma che abbiamo fatto bene ad approvarlo anche in condizioni di incertezza”. Affermando che tutti gli interventi a favore del welfare e delle politiche giovanili “sono condivisibili”, Giovanni Silingardi (M5s) ha affermato che “l’operazione è vantaggiosa per le casse comunali, ma sarà importante vedere quali saranno gli investimenti nello specifico”.
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