04/06/2020

NELLA REALIZZAZIONE DELLA CRA MADONNINA SUBENTRA KOS

Dopo la rinuncia della prima assegnataria, a realizzare la struttura sarà la seconda in graduatoria. L’assessora Pinelli risponde a un’interrogazione di Cirelli (Pd)

Sarà la Kos Care Srl a realizzare la nuova Casa Residenza per Anziani sull’area del lotto Madonnina assegnato dal Comune di Modena in diritto di superficie. La stesura del progetto definitivo è prevista entro l’anno e il passaggio successivo è costituito dal rilascio del permesso di costruire per poi andare alla fase di realizzazione; verso la fine del 2022 la struttura potrebbe quindi essere pronta e in esercizio.

Lo ha detto l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli nella seduta del Consiglio comunale di oggi, giovedì 4 giugno, rispondendo all’interrogazione del consigliere Alberto Cirelli del Pd. Il consigliere, che ha anche chiesto se esistono “penali per società che alla vigilia della partenza dei lavori, senza preavviso, creino un rallentamento ed un grave danno alla collettività su problematiche rilevanti e strategiche per l’intera comunità”, ha domandato quale sarà il percorso che ora l’Amministrazione intende perseguire e quali nuove tempistiche si possono ipotizzare.

L’assessora Pinelli ha quindi ricordato l’intero iter che, dopo la rinuncia formale della Coop Dolce aggiudicataria della procedura di gara, ha portato l’amministrazione comunale a interpellare la ditta, seconda in graduatoria, per verificarne l’interesse a realizzare il progetto e la conferma da parte della ditta giunta ad aprile, sia per la parte progettuale sia per quella economica. 

L’assegnazione dell’area per la costituzione di un diritto di superficie di durata sessantennale al fine di realizzarvi una struttura destinata ad accogliere anziani non autosufficienti rientra nel Piano dell’amministrazione comunale di potenziare l’offerta di posti in Cra fino a 300 posti. Nello stesso piano, rientra, seppure con altro procedura e modalità, l’assegnazione del lotto dove sorgerà il nuovo Ramazzini.

L’assessora ha ricordato che l’assegnazione dell’area Madonnina alla cooperativa Dolce risaliva all’estate del 2018, ma il percorso si interruppe già ad autunno per un ricorso al Tar dell’Emilia-Romagna promosso appunto dalla seconda classificata. L’imprevisto costituì motivo di stop delle fasi iniziali della procedura, tra le quali il pagamento di un acconto a titolo di caparra confirmatoria, che avrebbe decisamente rafforzato il coinvolgimento e la responsabilizzazione dell'aggiudicatario. Il Tar di Bologna respinse la richiesta di sospensiva, rinviando però ad un successivo giudizio di merito e “l'ordinanza – ha sottolineato l’assessora - creò una situazione di grande incertezza sia per la ditta che per l’amministrazione comunale. Lo stop imprevisto rese inapplicabili le sanzioni previste nel bando, per mancato rispetto dei termini di presentazione del progetto, trattandosi di evento non imputabile all'impresa”.

Dopo un lungo periodo di sospensione in attesa della sentenza che non è ancora stata adottata, nella seconda metà del 2019, in considerazione del permanere dell’interesse pubblico alla realizzazione della struttura, si riavviò il procedimento, con la richiesta del pagamento della somma prevista come acconto. Ma il 21 febbraio di quest’anno la Cooperativa Dolce comunicò formalmente la rinuncia all’assegnazione.

“È a questo punto – ha proseguito Pinelli - che si è ritenuto di interpellare la seconda classificata la cui proposta era stata valutata adeguata sul piano qualitativo e rispettosa degli standard previsti dalle norme, dal momento che il bando di gara prevedeva la formazione di una graduatoria fra le offerte valide”.   

Il periodo di emergenza sanitaria ha ulteriormente rallentato il percorso, ma è stato comunque adottato un atto di assegnazione dell’area alla ditta, con la richiesta del pagamento dell’acconto entro luglio. 

Il progetto di Kos Care Srl prevedeva la costruzione di una struttura per 140 posti complessivi, suddivisa sostanzialmente in due Cra gemelle di 70 posti ciascuna, permettendo di ampliare significativamente l’offerta sul territorio comunale. “Non è oggi prevedibile quanto potrebbe incidere sul progetto – ha concluso l’assessora - l’emergenza sanitaria che tanti effetti ha avuto sulle strutture residenziali per anziani,. Qualora le valutazioni, che saranno condotte in ambito anche sanitario a livello regionale, dovessero portare ad una revisione degli standard previsti, potrebbe rendersi necessario, o quanto meno opportuno, un confronto con l’offerente con una possibile rivisitazione del progetto”.

Dopo la trasformazione  in interpellanza, la consigliera Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha sottolineato: “L’emergenza ci deve condurre a ripensare il sistema delle Cra che ha dimostrato fragilità: si tratta di strutture troppo grandi per accogliere persone fragili; 70 ospiti sono troppi e sono emerse nuove esigenze delle famiglie, anche per garantire maggiore serenità al congiunto. Il modello dei servizi potrebbe non rispondere più alle reali necessità e, al di là delle linee guida regionali, forse emergono nuove esigenze di tenere a casa gli anziani in sicurezza. Ci chiediamo quindi se il progetto della Madonnina sia in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie; si interpellino gli utenti per valutare il loro orientamento verso strutture più piccole e famigliari”. Il consigliere Cirelli invece si è detto soddisfatto della risposta dell’assessora che ha ringraziato.

In sede di replica, l’assessora Pinelli ha spiegato che “ci troviamo davanti a una domanda con due possibili risposte: possiamo pensare ai servizi che abbiamo sempre avuto operando qualche rivisitazione; oppure possiamo ripensare completamente i servizi che conosciamo con conseguenze culturali, economiche e organizzative, compreso il fatto che un’esperienza come Cà Nostra ha sì aspetti, ma non è semplice richiedendo un supporto importante da parte delle famiglie e la necessità di ben inquadrare il ruolo del personale a supporto. La pausa ci aiuta a raccogliere idee per partire con una fase transitoria e intanto progettare i nuovi servizi, insieme a tutte le forze che vorranno dare suggerimenti”.

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