09/06/2020

PER I CENTRI ESTIVI SOSTEGNI ALLE FAMIGLIE, DOMANDE ON LINE

Baracchi: Aumenta fino a 112 euro il voucher settimanale, ma i gestori devono aderire all’elenco per consentire alle famiglie di beneficiarne. Le domande dall’11 giugno

È ufficialmente partito il piano “Riusciamo Insieme”: una quindicina i centri estivi che già da lunedì 8 giugno hanno preso il via sul territorio comunale. A entrare in pista con mascherine di protezione, distanziamento e nuove modalità per attività a piccoli gruppi sono polisportive, fattorie didattiche, società sportive, circoli, cooperative sociali e altri soggetti si aggiungeranno nei prossimi giorni.

Le famiglie che intendono chiedere un contributo a copertura del costo sostenuto per i centri estivi frequentati dai figli hanno tempo per farlo fino al 13 luglio e potranno contare su un voucher massimo settimanale superiore a quanto era stato previsto inizialmente. Pur non cambiando l’importo complessivo che si può ottenere per ciascun figlio, pari a 336 euro, passa infatti da 84 a 112 euro il contributo massimo erogabile dal progetto regionale Conciliazione Vita–lavoro a copertura parziale o totale per una settimana di centro estivo.

“Una modifica prevista nella delibera regionale che per l'emergenza Covid-19, su richiesta degli enti locali, ha modificato il Progetto Conciliazione Vita Lavoro per andare incontro alle famiglie di fronte ai maggiori costi delle attività estive. Ma resta il fatto che i gestori devono aderire al progetto e quindi entrare nell’elenco comunale, i cui termini sono stati riaperti, per consentire alle famiglie dei bambini frequentanti di beneficiare del contributo”, spiega l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi che lunedì è andata in visita molti dei centri estivi avviati. “L’amministrazione comunale ha anche concesso gratuitamente, quando è stato possibile, spazi e strutture scolastiche, eliminando inoltre il contributo per le utenze. D’altra parte, pur nel rispetto della pluralità dell’offerta e della libertà di scelta delle famiglie – continua l’assessora – come cabina di regia dobbiamo coordinare e monitorare nella loro interezza le proposte che rientrano nel piano. E in una fase in cui protocolli e linee guida possono cambiare rapidamente per l’evolversi della situazione il canale con i genitori è più che mai aperto per ascoltare le loro esigenze”.

A breve, nelle pagine dedicate del Settore Servizi educativi sul sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/istruzione) verrà pubblicato l’albo dei gestori ad oggi aderenti al progetto Conciliazione Vita-lavoro che prevede l’erogazione dei voucher regionale. L’elenco, che in questa primissima fase conta una quindicina di gestori, sarà costantemente aggiornato per includere quanti più soggetti e proposte possibile per permettere alle famiglie massima libertà di scelta senza rinunciare al contributo: è infatti tra i gestori in elenco che occorre scegliere il centro estivo se si intende chiedere il contributo regionale.

Nelle stesse pagine web, da giovedì 11 giugno sarà anche pubblicato il bando per richiedere i voucher e il modulo da compilare on line (per ulteriori informazioni tel. 059 2032624-2032766 o centri.estivi@comune.modena.it). Destinatari dei contributi sono le famiglie, anche affidatarie, residenti nel territorio comunale, di bambini e ragazzi di età tra i 3 e i 13 anni (nati quindi dal 2007 al 2017) che frequenteranno uno dei centri estivi dell'elenco comunale. Normalmente il contributo settimanale per bambino è pari a 84 euro per un massimo di quattro settimane; è prevista però la possibilità di riconoscere il contributo per un numero di settimane superiore se il costo settimanale è inferiore a 84 euro. Nel caso, invece, il costo settimanale sia superiore, il contributo complessivo potrà essere utilizzato interamente anche su periodo minimo di tre settimane, quindi fino a 112 euro alla settimana, per un massimo comunque di 336 euro a figlio.

Beneficiarie sono le famiglie con Isee non superiore ai 28mila euro, in cui entrambi i genitori siano lavoratori dipendenti, parasubordinati, autonomi o associati; le famiglie in cui anche un solo genitore sia in cassa integrazione, mobilità o disoccupato e partecipi alle misure di politica attiva del lavoro del Patto di servizio, oppure i nuclei in cui un genitore si trovi in una di queste condizioni e l’altro sia impegnato in modo continuativo in compiti di cura di disabili presenti nel nucleo.

Il Comune rimborsa direttamente alla famiglia il contributo assegnato, previa presentazione di ricevuta di pagamento e dichiarazione rilasciata dal gestore del centro estivo. Anche nel caso in cui beneficino per il medesimo servizio di contributi erogati da altri soggetti pubblici o privati, le famiglie possono accedere al contributo regionale che andrà quindi a integrare le altre forme di sostegno.

“Un'altra forma importante di sostegno – aggiunge l’assessora Baracchi - viene dal bonus baby sitter stabilito dal Governo, che può essere utilizzato anche a copertura di centri e servizi estivi: vale 1200 euro (600 se la famiglia ha già ottenuto la prima tranche di 600 euro) e per certe categorie può arrivare fino a 2mila euro, inoltre, può essere cumulato con il contributo regionale e con altre forme di sostegno”.

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