Sono diversi i consiglieri intervenuti nel dibattito scaturito dalla manovra di bilancio post emergenza Covid-19, in particolare relativamente alla Tari, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 23 luglio.
Intervenendo sulla modifica al regolamento delle entrate tributarie che introduce l’opportunità di rateizzare i versamenti degli accertamenti esecutivi e prevede l’azzeramento dell’Imu per chi durante l’emergenza sanitaria ha concesso alloggi in comodato gratuito al personale sanitario, il consigliere di Lega Modena Stefano Prampolini ha parlato di “delibera bizzarra che pare più un’operazione di facciata. Bizzarra perché prevede che una persona abbia un appartamento sfitto e lo dia in comodato gratuito a personale sanitario impiegato a supporto dell’emergenza Covid-19. Chi ne potrà usufruire? Se si vogliono aiutare i cittadini – ha inoltre aggiunto – si rateizzano le imposte comunali non solo dopo l’accertamento esecutivo. Nonostante ciò, meglio di niente il piccolissimo sforzo fatto dal Comune, quindi voteremo a favore”.
Il capogruppo Pd Antonio Carpentieri ha sottolineato che “tanti altri Comuni hanno applicato l’esenzione Imu in comodato gratuito con discreti risultati: la domanda c’è in quanto il personale sanitario e medico viene chiamato dai poli ospedalieri da fuori città. Questo, quindi, è un piccolo aiuto e riconoscimento ai proprietari di alloggi sfitti che, in una fase storica come questa, con fini nobili e rinunciando all’affitto, intendono dare a personale sanitario l’opportunità di sistemarsi in città”.
Sulla delibera relativa alla Tari, che conferma le tariffe dello scorso anno senza aumenti e prevede la riduzione su utenze di aziende che hanno sospeso l’attività durante il lockdown con applicazione nella rata di dicembre, è intervenuto il consigliere di Lega Modena Giovanni Bertoldi. “Ci aspettavamo una riduzione ben più consistente – ha affermato – questo importo non è in grado di incidere sulla sopravvivenza delle nostre aziende. La riduzione sulla Tari, inoltre, arriverà con il conguaglio di fine anno, quindi agirà concretamente molto in là nel tempo. Infine, gli aventi diritto saranno gestiti direttamente da Hera e temo rimarranno fuori soggetti che potevano rimanere aperti ma che in realtà non hanno prestato attività né prodotto rifiuti”.
Di diverso parere Giovanni Silingardi del M5s, che ha annunciato il voto a favore sottolineando che “il contenuto specifico della delibera è condivisibile, essendo anche applicata la scontistica massima. Il tema relativo alla tariffazione Tari – ha aggiunto – è invece più complesso e ampio e non si può ridurre in un breve dibattito su un aspetto specifico. A questo proposito abbiamo depositato una serie di ordini del giorno sulla tariffazione; sarebbe stato riduttivo collegarli a questa delibera”.
Vincenzo Walter Stella di Sinistra per Modena ha parlato di “delibera di buon senso e opportuna”. Il consigliere ha sottolineato che “con questo provvedimento, l’Amministrazione ha dimostrato anche una certa sensibilità. L’intervento comporterà risparmi per un milione di euro: i contribuenti non risolveranno grazie a questo le difficoltà causate dal Covid ma è un segnale tangibile che il Comune non lascia solo nessuno”.
Marco Forghieri del Pd ha evidenziato che “a forza di operazioni di facciata sulla Tasi, sulla Tari, e sulle variazioni di bilancio, un edificio per dare qualche aiuto ai modenesi lo abbiamo costruito. Sarebbe stato opportuno tagliare molto di più, ma nel 2018 certi compiti sono stati affidati ad Arera e, nel definire il provvedimento, l’Amministrazione ha applicato lo sconto massimo previsto nella delibera dell’Autorità”.
Piergiulio Giacobazzi di FI ha sottolineato che “quello che chiede la gente in questo momento è avere i soldi in tasca e non avere tassazioni. Il Comune continua a comportarsi come se il Covid non ci fosse e le imprese non ne fossero state danneggiate, mantenendo le tariffe Tari uguali a quelle del 2019. Non solo il Comune poteva posticipare la tassa – ha proseguito – ma poteva anche intervenire riducendo gli importi. Se davvero avesse ascoltato le imprese, si sarebbe accorto che il rischio è che a dicembre certe aziende non ci siano più”.
In chiusura di dibattito, l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi ha chiarito che “l’Amministrazione può decidere su scontistiche particolari ma non sulla valutazione dell’intero costo del servizio: ci siamo mossi all’interno delle regole definite dall’autorità superiore Arera e la scelta politica fatta è stata quella di applicare la scontistica e con la percentuale massima. Abbiamo fatto tutto quanto potevamo fare in questo momento, se arriveranno risorse aggiuntive per coprire eventuali altre problematiche le applicheremo”.
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