19/09/2020

DIGITAL DAYS / 2 – LABORATORI PER LA CITTADINANZA DI GENERE

Martedì 22 settembre, alle 17.30, allo spazio F, la presentazione del progetto di pari opportunità per le scuole alla sfida tra reale e virtuale

Libertà delle donne, stereotipi e pregiudizi maschili e femminili ma anche stalking e violenza sono i temi di discussione proposti a ragazzi e ragazze delle scuole modenesi nei laboratori “Educare alle differenze per promuovere la cittadinanza di genere”, promossi dal Comune di Modena, che quest’anno, per rispettare le norme di sicurezza imposte dal Covid-19, si trovano davanti all’esigenza di far convivere la didattica in presenza con le lezioni a distanza.  

E proprio la sfida di unire reale e virtuale per adattare alla nuova situazione le modalità laboratoriali, che solitamente richiedono una forte interazione tra i partecipanti, è al centro dell’incontro in programma martedì 22 settembre, alle 17.30, allo spazio F della Fondazione di Modena (Palazzo Montecuccoli, via Emilia centro 283) nell’ambito dei Digital days di Modena smart life “A scuola ma non in classe”.

All’incontro, intitolato “Educare alle differenze per promuovere la cittadinanza di genere. Una sfida tra il reale ed il virtuale”, intervengono l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena Grazia Baracchi; Monica Ferrari, docente della scuola media Calvino; Vittorina Maestroni in rappresentanza di tutte le associazioni partner del progetto; Serena Vantin per il Centro di ricerca interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità (Crid) di Unimore.

Il progetto “Educare alle differenze per promuovere la cittadinanza di genere”, alla sua quarta edizione, propone una serie di laboratori per i ragazzi e le ragazze delle scuole primarie e delle secondarie di primo e secondo grado del territorio sul tema delle pari opportunità, con l’obiettivo di informare, formare e sensibilizzare per prevenire le discriminazioni contro ogni diversità partendo dalla decostruzione degli stereotipi che assegnano ai maschi e alle femmine ruoli e compiti a priori.

Il progetto, come già accaduto nelle precedenti edizioni, ha ricevuto un finanziamento dalla Regione Emilia Romagna, pari a 34 mila euro, al quale si è aggiunto un cofinanziamento di 10 mila euro da parte del Comune di Modena. E sono già oltre una trentina le classi, prevalentemente delle medie e delle superiori, iscritte per l’anno scolastico 2020-2021 ai laboratori gestiti da associazioni femminili con diversi focus e declinazioni a seconda delle competenze specifiche: più tarato, per esempio, sui temi degli stereotipi e dei pregiudizi quello realizzato dalla Casa delle donne, e più concentrato sulla legislazione e sulla simulazione di un processo quello proposto dalla Commissione pari opportunità del Comitato unitario permanente degli Ordini e dei Collegi professionali.

Al progetto, coordinato dall’assessorato alle Pari opportunità, partecipano il Centro documentazione donna, Gruppo Donne e giustizia, Casa delle donne contro la violenza, Udi, associazione Peso specifico, Centro Attività psicosomatiche, Drama Teatro, CPO del CUP - Commissione Pari Opportunità del Comitato unitario delle Professioni intellettuali, Unimore e i Comuni di Serramazzoni e Savignano sul Panaro.

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