22/09/2020

PORTA NORD, UN ALBERO COME SIMBOLO DEL RINNOVAMENTO

Sì unanime del Consiglio a un odg che invita a piantumare una grande pianta come completamento e “segno visibile” della ristrutturazione dell’area attenta all’ambiente

Piantare un albero a margine della piazza di Porta Nord come simbolo e “segno visibile” del progetto di riqualificazione in corso, attento all’ambiente e funzionale alla ciclopedonalità e al trasporto pubblico.

È l’invito contenuto nell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 17 settembre, che inserisce la proposta nel contesto della riqualificazione del quartiere prevista dal “Progetto Periferie. Rigenerazione e innovazione”.

L’ordine del giorno, presentato da Paola Aime e sottoscritto da tutti i gruppi di maggioranza (Verdi, Pd, Sinistra per Modena e Modena civica) è stato approvato dopo essere stato emendato su richiesta di Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) che ha chiesto di eliminare i riferimenti alle piante come rappresentazioni di carattere religioso e spirituale contenuti nelle premesse.

Dopo aver ricordato che nella piazza di Porta Nord sono stati collocati una fermata dell’autobus, una velostazione con deposito protetto per le bici e rastrelliere di “C’entro in bici”, la consigliera Aime, nella presentazione, ha sottolineato che “quello spazio è molto significativo come raccordo tra una periferia, che nel tempo aveva presentato varie criticità sociali, e il centro oltre a rappresentare un segno di attenzione al tema del trasporto passeggeri su ferro invece che sui mezzi privati. Per arricchire l’area di un significato in più – ha ricordato ancora la consigliera – vi è stato collocato anche un monumento ai migranti”.

A completare il valore del progetto, l’ordine del giorno chiede, dunque, di “dotare il piazzale di un albero capace di crescere almeno fino a 10 metri come segno visibile, anche a distanza, dell’attenzione dell’amministrazione per la qualità dell’aria e il benessere dei cittadini a cui concorre attivamente anche l’elemento della bellezza”. 

Aprendo il dibattito, Ilaria Franchini (Pd) si è espressa “con favore sulla ristrutturazione del verde urbano per innovarlo. Per una città come Modena, dove le aree verdi hanno anche un ruolo di socialità, il tema è ambientale è molto importante pure in termini di sviluppo e di progettazione della città del futuro”.

Andrea Giordani (M5s) ha osservato che “oltre alla mozione, occorre avere una sensibilità ambientale che è mancata nella progettazione delle nuove rotatorie a San Cataldo e in via Divisione Acqui: nella prima il verde è stato sostituito da erba sintetica, nella seconda sono stati rimossi tre alberi dopo che lo spostamento degli stessi ne aveva causato il rinsecchimento”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha spiegato che “la piantumazione è sicuramente positiva, così come le ‘zone verdi’. Il mio emendamento offre una diversa visione di temi ambientalisti, più conservatrice, che considera il verde come funzionale all’uomo”.

Paola Aime, concludendo il dibattito, si è detta “d’accordo con l’eliminazione, dalla mozione, della parte ‘ideologica’ con l’obiettivo comune di realizzare un albero. Più in generale servirebbe più attenzione verso il verde e apprezzo che si si stia approntando un apposito regolamento comunale”.

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