26/10/2021

PARCO AMENDOLA / 4 – STORIA DI UN PROGETTO ALL’AVANGUARDIA

Voluto dall’amministrazione per la zona sud della città. Nel disegno degli architetti Cesare Leonardi e Franca Stagi tutto fu pensato per un equilibrio tra uomo e natura

Il parco Amendola è uno dei parchi più frequentati e amati dai cittadini modenesi oltre a essere un’area strategica di collegamento tra la città e la campagna. Fu progettato e realizzato dagli architetti Cesare Leonardi e Franca Stagi a partire dal 1972 su incarico del Comune di Modena che voleva dotare di un grande parco la zona di espansione sud della città.

Inaugurato nel giugno del 1981, è un’opera rappresentativa della cultura architettonica italiana del secondo Novecento, oltre che un progetto d’avanguardia noto a livello internazionale. Qui hanno cercato applicazione gli studi che hanno portato Leonardi e Stagi alla pubblicazione de “L’Architettura degli alberi”, volume di riferimento per generazioni di architetti, paesaggisti e botanici.

Nell’ideazione progettuale nulla fu lasciato al caso: la scelta degli alberi legata principalmente alla variazione dei colori stagionali, il disegno della pavimentazione dei percorsi e dei punti di sosta, il rapporto con l’acqua, la variazione altimetrica del terreno, la relazione senza soluzione di continuità con i quartieri circostanti, la proiezione delle ombre persino nelle ore notturne, grazie al meccanismo di rotazione dei fari di cui era dotata l’alta torre meridiana.

Cesare Leonardi (Modena, 1935-2021) si laurea alla facoltà di Architettura di Firenze nel 1970. Franca Stagi (Modena 1937-2008) si laurea al Politecnico di Milano nel 1962. Insieme conducono uno studio associato a Modena, attivo dal 1963 al 1983, che fin dai primi anni si afferma nella realizzazione di arredi in vetroresina come la Poltrona nastro (1961), il Dondolo e la Poltrona Eco (1966), oggetti che superano i confini locali proiettando i due giovani architetti nel mondo del design italiano e internazionale: il Dondolo aprirà, infatti, nel 1972 la rassegna “Italy: the new domestic landscape” al MoMa di New York. A partire dagli anni Settanta lo studio si occupa anche di parchi e strutture collettive (scuole, centri sportivi, cimiteri) concepite a partire dalla presenza degli alberi e in stretto rapporto con il contesto ambientale. Il progetto per il parco Amendola, come quelli per i centri nuoto di Vignola, inaugurato nel 1982, e di Mirandola del 1980, oltre a quelli, non realizzati, per il parco della Resistenza e l’ampliamento del cimitero di San Cataldo, sono espressione di un impegno a favore della dimensione pubblica e sociale dell’architettura e di un pensiero, all’avanguardia per l’epoca, basato sull’importanza degli alberi e degli spazi verdi nello sviluppo della città contemporanea, diretto alla ricerca di un possibile equilibrio tra uomo e natura.

L’archivio Cesare Leonardi è un’associazione fondata nel 2010 da allievi e collaboratori di Leonardi con l’obiettivo di conservare, divulgare e approfondire i suoi studi e i suoi progetti. Ha sede nella casa-studio dell’architetto nel Villaggio Artigiano Modena Ovest.

Nel 2017 l’Archivio ha curato con la Galleria Civica di Modena la mostra “Cesare Leonardi. L’architettura della vita”, prima importante retrospettiva e occasione di diffusione di un lavoro per lo più inedito. Oggi il lavoro di Cesare Leonardi è oggetto di attenzione internazionale e di “rivisitazione critica” grazie ad una rinnovata sensibilità rispetto a tematiche ecologiche ed ambientali.

Dal 2019 l’Archivio dirige la Scuola Archivio Leonardi con sede a Ovestlab, scuola indipendente nata per trasmettere il metodo di lavoro di Leonardi.

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