21/10/2021

SICUREZZE / 3 - IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi in aula dopo la trasformazione in interpellanza delle interrogazioni di Antonio Carpentieri (Pd) e Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia)

Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza delle interrogazioni di Antonio Carpentieri (Pd) e Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) sui temi della sicurezza trattate nella seduta di giovedì 21 ottobre del Consiglio comunale di Modena, il dibattito è stato aperto per Lega Modena da Barbara Moretti: “Modena è terra di clandestinità e irregolarità – ha affermato – e la sicurezza è stata svenduta sul piano della propaganda politica. La città è governata da chi non ha imposto il necessario peso politico a livello nazionale”. La consigliera ha osservato che “la politica modenese, presentando le istanze a Roma, ha omesso i problemi della sicurezza e i dati della criminalità”. Anche Giovanni Bertoldi ha richiamato la necessità di “maggiore sicurezza per il bene dei cittadini”, auspicando un impegno dell’intero mondo politico locale. Rilevando che a Modena “agiscono due tipi di criminalità: quella legata a spaccio e reati predatori e quella connessa alle organizzazioni mafiose legate soprattutto all’ambito economico-finanziario”, inoltre, Bertoldi ha auspicato “pene adeguate da parte della magistratura”.

Ricordando che sul tema delle sicurezza è stata presentata anche un’interrogazione di Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia in attesa di trattazione, Elisa Rossini  ha chiesto di “poter conoscere i contenuti delle lettere” senza risposta inviate dal sindaco all’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “In attesa dei necessari rinforzi – ha affermato –  la sensazione è che le istanze presentate al Governo centrale non rappresentassero in maniera dettagliata e veritiera la situazione che si sta vivendo a Modena sulla sicurezza”.

“La collaborazione tra le forze politiche sul fronte della sicurezza è necessaria per affrontare nel migliore dei modi tutte le situazioni di illegalità”, ha osservato Andrea Giordani (Movimento 5 stelle). La sinergia, ha aggiunto il consigliere, dovrebbe coinvolgere a vario titolo anche i cittadini: “Non è sufficiente un incremento degli organici delle forze dell’ordine, che pure è atteso, serve lavorare tutti insieme con l’obiettivo di risolvere il problema della sicurezza in città”.

Per il Pd Federica Venturelli, dopo aver sottolineato l’azione dell’Amministrazione nell’ambito degli impegni presi con la città col Piano delle sicurezze urbane, ha spiegato che si parla di “sicurezze al plurale” e che “l’approccio non può essere securitario perché esiste anche il tema della protezione sociale: gli effetti dell’epidemia hanno riprodotto disuguaglianze già esistenti e ne hanno generate di nuove”. Anche su questo fronte, quindi, “dobbiamo incidere con i servizi comunali”.

In replica, il consigliere Giacobazzi ha rilevato che, al di là degli arrivi di agenti della scorsa estate, “risulta difficile avere un numero cristallizzato dei potenziamenti”. Ha inoltre sottolineato che la criticità sui minori stranieri non accompagnati “era già emersa nel luglio 2020 con una mia interrogazione e nell’occasione venni accusato di essere un ‘divisore sociale’. Invece già da allora era necessaria maggiore attenzione, con l’obiettivo di tutelare tutti, a partire dai msna e fino alla collettività”.

In replica, il consigliere Antonio Carpentieri ha parlato della riattivazione del posto di polizia centro “in una zona delicata della città, in cui è importante mantenere un presidio di sicurezza”. Quindi ha suggerito alle forze politiche di “avviare una campagna comune a servizio del territorio”, con l’obiettivo di sollecitare l’arrivo dei rinforzi delle forze dell’ordine che vengono annunciati e sono realisticamente ottenibili, senza abbandonarsi a promesse a vuoto come è accaduto in passato”.

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