15/10/2021

WELFARE/2 – “POTENZIARE IL CONTRASTO A POVERTÀ EDUCATIVA”

Approvati due ordini del giorno di Pd e Modena Civica e Sinistra per Modena che trattano anche i temi dei rapporti col Terzo settore e dello sviluppo del welfare abitativo

Insieme alla delibera relativa al documento “PrendiaMoci Cura”, le Linee di indirizzo per il welfare del Comune di Modena 2021-2024, nella seduta di giovedì 14 ottobre il Consiglio comunale ha approvato anche due ordini del giorno collegati: uno presentato da Pd e Modena civica, incentrato sulle azioni di contrasto alla povertà educativa e sul coinvolgimento del Terzo settore per migliorare le azioni per il welfare, e un altro proposto da Sinistra per Modena, che interviene, tra i vari temi, per sollecitare un maggiore sviluppo del welfare abitativo. Entrambe le mozioni sono state approvate col voto dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica ed Europa verde-Verdi); Movimento 5 stelle e Modena sociale si sono astenuti, mentre Lega Modena, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia hanno espresso voto contrario.

Potenziare il contrasto alla povertà educativa, coinvolgendo quanto più possibile le realtà qualificate del Terzo settore nei progetti promossi dall’Amministrazione sul territorio, a partire dalle azioni di co-progettazione che, mantenendo l’evidenza pubblica, prevedano anche l’iniziativa dei soggetti privati, è l’invito rivolto alla giunta dall’ordine del giorno di Pd e Modena Civica. Il documento, illustrato in aula dal consigliere Pd Vittorio Reggiani, domanda pure di aggiornare le modalità di intervento del welfare verso le nuove forme di bisogni che verranno individuate o quelle che vedono maggiore difficoltà nell’inclusione sociale, privilegiando il sostegno alla genitorialità fragile e la rete di sostegno territoriale; e di rafforzare la centralità in città del Centro per le famiglie, anche attraverso aperture costanti al territorio cittadino. L’ordine del giorno, inoltre, propone di dare nuovo impulso alle azioni di sostegno alle politiche abitative, in primo luogo per le nuove famiglie e per i giovani che vogliono costruire percorsi di autonomia abitativa, a favore quindi del mercato degli affitti, sia coordinandosi con i progetti di riqualificazione urbana promossi dal Comune o favoriti tramite l’intervento di privati, sia avviando una verifica di servizi come l’Agenzia Casa, con l’obiettivo di ampliare le modalità di azione: si citano, per esempio, i rapporti diretti con i proprietari degli appartamenti, forme di garanzia a fronte di contratto diretto tra le parti e prestiti o contributi da restituire nel tempo per fronteggiare cauzioni o fideiussioni richieste. La mozione, infine, invita l’Amministrazione ad adottare strumenti informatici più efficaci per gestire gli aiuti diretti e indiretti, per una sperimentazione che tenga conto anche delle nuove conoscenze acquisite nel periodo della pandemia.

L’attenzione verso il welfare abitativo è uno dei punti principali dell’ordine del giorno di Sinistra per Modena, presentato dalla capogruppo Camilla Scarpa, che suggerisce alla giunta di sperimentare nuove modalità abitative per le persone non autosufficienti, nell’ottica di favorire la socialità e la gestione comunitaria degli alloggi, e di aumentare l’offerta di edilizia residenziale pubblica e sociale di modo da rispondere alle esigenze dei cittadini attraverso la rigenerazione delle strutture esistenti. La mozione, inoltre, suggerisce di incrementare l’offerta di alloggi in affitto a canone concordato e, in merito agli interventi di ampliamento dell’offerta abitativa, il documento propone di operare nell’ambito della rigenerazione urbana, evitando ulteriore consumo di suolo, anche attraverso l’accesso agli investimenti relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L’ordine del giorno, poi, indica al Comune di valutare l’apertura di uno sportello a sostegno dei cittadini e delle cittadine per aiutarli nelle procedure relative al bonus 110% per favorirne, quindi, l’accessibilità. La mozione suggerisce anche, più in generale, di potenziare l’azione di monitoraggio dei bisogni dei cittadini fragili, attraverso una maggiore presenza sul territorio dei Servizi sociali, pure tramite gli sportelli sociali, rafforzando i sistemi informativi territoriali, le relazioni con gli anziani soli e le persone in condizioni di difficoltà, l’attività di supporto ai caregivers e le competenze per la definizione dei progetti personalizzati di supporto e di intervento. Favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche pubbliche e private per aumentare la sicurezza e facilitare la vita di relazione delle persone, promuovere una collaborazione tra Comune e Ausl al fine di consentire ai migranti senza permesso di soggiorno o con permesso scaduto l’accesso alle prestazioni sanitarie e promuovere un osservatorio territoriale sul welfare per analizzare i mutamenti in termini economici, distributivi, sociali, demografici nella città e contribuire a individuare i bisogni dei cittadini sono alcune delle ulteriori proposte presenti nel documento.

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