11/02/2021

SCUOLA E DIDATTICA A DISTANZA, BUONE PRASSI DI INCLUSIONE

Sabato 13 febbraio appuntamento con le esperienze condotte nelle scuole di ogni ordine e grado di Modena per non lasciare soli gli alunni con bisogni educativi speciali

Sabato 13 febbraio secondo appuntamento di “#nonrestodasolo Buone pratiche educative e didattiche a distanza per alunni con Bisogni Educativi Speciali”. L’iniziativa on line si rivolge a docenti di ogni ordine e grado della provincia di Modena ed è organizzata da Ufficio scolastico regionale ambito di Modena e settore Istruzione del Comune di Modena con il Centro educativo Memo.

I progetti di inclusione scolastica sono frutto del lavoro condiviso tra docenti curriculari, di sostegno e personale educativo di appoggio. Le buone pratiche, documentate delle istituzioni scolastiche nel periodo del lockdown sono state raccolte affinché possano diventare patrimonio a disposizione di tutti.

L’incontro del 13 febbraio è dedicato alle esperienze di inclusione condotte dagli Istituti Comprensivi e delle scuole secondarie di secondo grado; l’incontro vedrà la partecipazione della responsabile del Memo Daniela Soci e delle pedagogiste Francesca Botti e Valentina Pomi referenti dell’Area disabilità, oltre che di dirigenti e docenti referenti dei vari progetti selezionati.

Modererà la giornata Samantha Righi, insegnante e formatrice che collabora con Memo nella proposta di attività formative rivolte a docenti sul tema dell'inclusione e della Comunicazione aumentativa e alternativa. Il professor Renzo Vianello commenterà e rifletterà sulle Buone Pratiche che saranno anche richiamate sul sito, Disabilità Intellettive di cui Vianello è responsabile scientifico.

Complessivamente sono oltre 300 i bambini e i ragazzi con disabilità o disagi, che frequentano ogni ordine di scuola, dal nido alle superiori, sul territorio comunale di Modena, seguiti anche da personale educativo messo a disposizione dal Comune. L’attività non si è interrotta durante la sospensione scolastica dovuta alla pandemia. Dopo aver sondato disponibilità del personale già assegnato alle scuole, gli uffici del settore Istruzione hanno proposto alle scuole di utilizzare il personale disponibile al sostegno a distanza: 211 educatori di sostegno (pea, personale educativo assistenziale), 54 tutor per l’affiancamento alle superiori e 4 assistenti alla comunicazione. Il ruolo del personale educativo assistenziale è stato quindi centrale per mantenere i legami con studenti, famiglie e scuole, dare continuità al progetto di integrazione anche a distanza, garantire continuità di relazioni, cura e attenzione ai ragazzi e famiglie anche in orario extrascolastico e con modalità flessibili.

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