03/06/2021

“ISTITUIRE LA FIGURA DELL’ACCESSIBILITY MANAGER”, OK A ODG

Il Consiglio approva la mozione di Giordani (Movimento 5 stelle) che invita ad adottare misure per garantire l’integrazione delle persone con disabilità

“Garantire il diritto all’accessibilità e l’integrazione delle persone con disabilità”, anche attraverso l’istituzione della figura dell’accessibility manager. È l’invito che rivolge all’Amministrazione l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 stelle, a prima firma di Andrea Giordani, approvato dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 27 maggio. La mozione, che chiede inoltre di dare nuovo impulso all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti sul territorio, recependo i suggerimenti dei cittadini, ha ottenuto il voto a favore anche dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi e Modena civica). Astensione per Lega Modena, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Forza Italia.

Nel documento si sottolineano i principi di uguaglianza e di tutela dell’accessibilità richiamati da convenzioni e normative internazionali e dalla Costituzione italiana, ricordando il contributo che può fornire in questo senso l’accessibility manager. Tra i vari compiti di questa figura, infatti, sono compresi la promozione dei diritti delle persone con disabilità, la verifica dell’accessibilità delle strutture comunali e l’accertamento su un’adeguata segnaletica. Una figura esterna, ha specificato il consigliere Giordani, “potrebbe rilevare meglio le situazioni dove una segnaletica caotica crea disagio ai portatori di disabilità, come per esempio in largo Aldo Moro, e quindi intervenire”. Il documento, inoltre, ha anche l’obiettivo di “di rilevare, classificare e superare le barriere architettoniche”, mettendo in pratica il piano per l’eliminazione di ostacoli strutturali.

Ricordando che sul tema il Consiglio si è già espresso approvando una mozione nel settembre 2020, il documento chiede quindi al Comune di conformare tutte le proprie azioni secondo i principi dell’accessibilità universale, col supporto appunto dell’accessibility manager, e di stabilire assieme a cittadini e associazioni, “con cui sviluppare una campagna di segnalazioni”, gli interventi prioritari di un piano comunale aggiornato per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Aprendo il dibattito per Sinistra per Modena, Federico Trianni ha definito “vecchio” il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e ha suggerito di “rifarlo, anziché revisionarlo, per renderlo più rispondente alle esigenze dei portatori di disabilità, esprimendo anche la capacità di prevedere eventuali nuove necessità”.

“Una visione a 360 gradi può favorire gli interventi a favore dell’accessibilità”, ha osservato Stefano Manicardi (Pd), precisando che le associazioni “possono supportare l’attività dell’accessibility manager”. Il consigliere ha sottolineato anche “le manutenzioni quotidiane che svolge il Comune per rimuovere ostacoli strutturali”.

Anche Giovanni Silingardi (M5s) ha messo l’accento sulla “visione organica di un professionista”, citando a questo proposito l’articolo 3 della Costituzione e “il principio di uguaglianza sostanziale”. Gli enti pubblici, ha detto, “devono rimuovere gli elementi che impediscono il pieno sviluppo della persona, soprattutto chi parte da una condizione svantaggiata”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha definito “importante” il tema ma, annunciando il voto di astensione, ha spiegato che l’introduzione di una figura come l’accessibility manager, “dai contorni indefiniti”, potrebbe “complicare ulteriormente la vita alle persone con disabilità, introducendo nuove pesantezze burocratiche che si affiancherebbero a un iter già complesso”.

Anche Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) ha espresso perplessità, spiegando che sui temi che riguardano le persone disabili e le loro famiglie “ci sono già diversi percorsi avviati che hanno accumulato ritardi”. Il consigliere ha citato “il progetto di vita, che da anni attende di essere perfezionato, e il regolamento per l’accesso ai servizi per disabili, su cui attendiamo di conoscere modalità e costi del servizio”.

Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha suggerito di affidare i compiti sul miglioramento dell’accessibilità agli istituti di partecipazione dell’Amministrazione, “che spesso non vengono usati fino in fondo – ha detto – mentre creare una ulteriore sovrastruttura come l’accessibility manager, peraltro poco definita, ci lascia dubbiosi”.

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