“Gli autovelox sono strumenti efficaci per la sicurezza stradale: i dati dimostrano che rappresentano un forte deterrente e inducono gli automobilisti a ridurre la velocità sulle strade, fattore che, insieme alla distrazione, costituisce una delle maggiori cause degli incidenti stradali, soprattutto di quelli con gravi conseguenze”.
Lo ha detto il sindaco Gian Carlo Muzzarelli in Consiglio comunale nella seduta di oggi, giovedì 24 giugno, rispondendo all’interrogazione di Piergiulio Giacobazzi (FI) sul velox all’uscita 6 della tangenziale Carducci.
Il consigliere ha chiesto, in particolare, quante sanzioni siano state comminate attraverso l’autovelox dal primo di gennaio 2020 in poi e quanti ricorsi siano stati presentati e con che esito. Facendo riferimento all’episodio denunciato dall’associazione nazionale “Ruote libere” di una azienda di autotrasporti della Provincia di Modena che ha ricevuto tre sanzioni amministrative per violazione del limite di velocità senza che i dispositivi installati sui mezzi rilevassero superamenti, Giacobazzi ha domandato come l’Amministrazione si spieghi la discrepanza tra i dati raccolti dall’autovelox e quelli dei “dispositivi ex lege obbligatori, certificati e omologati, presenti sugli autoveicoli” e se “la Polizia locale abbia proceduto con la validazione dei dati raccolti, preliminare alla contestazione, e non abbia considerato l’ipotesi di verificare il raffronto dei dati stessi con quelli contenuti nei dispositivi dei mezzi”. Il consigliere ha infine domandato quante volte, nell’ultimo anno, e con quale cadenza sia stata effettuata l’attività di revisione e taratura dell’autovelox.
Il sindaco ha riportato in Consiglio i dati ufficiali forniti dal Comando della Polizia Municipale: in particolare, dal primo gennaio 2020 al 27 maggio 2021 le sanzioni rilevate dall’autovelox in tangenziale sono state 67.421 di cui n. 854 rivolte a veicoli superiori alle 3,5 tonnellate, tra cui autocarri, autotreni, autobus, e i ricorsi pervenuti nello stesso periodo sono stati 286. “In un anno e mezzo caratterizzato da una fase di lockdown e da un lungo periodo di riduzione del traffico – ha evidenziato il sindaco – le sanzioni del velox rappresentano comunque un numero significativo, oltre 67 mila, nonostante sia un apparecchio segnalato in maniera piuttosto chiara, con ben tre coppie di segnali lampeggianti. Questo dato rappresenta la conferma di un elemento giù analizzato più volte: quando c’è meno traffico, molti tendono purtroppo a spingere troppo l’acceleratore, ipotesi che sembrerebbe confermata anche dall’incremento di eccessi di velocità che si registra nei mesi estivi. Deve essere chiaro a tutti, però, che il poco traffico non riduce i rischi”. Muzzarelli, confermando l’interesse già dichiarato di installare un autovelox anche in viale Italia, ha poi sottolineato che “analizzando l'andamento delle sanzioni da quando è stato installato l'apparecchio, comunque, si è notata una progressiva tendenza alla riduzione: è un dato positivo perché significa che
molti automobilisti hanno capito che il velox non perdona e che devono andare più piano rispettando i limiti, in linea con l’obiettivo dell’Amministrazione di ridurre l’incidentalità”.
Rispetto all’episodio specifico, il sindaco ha fornito apposita certificazione ai consiglieri e ha precisato che “le verifiche sul corretto funzionamento del dispositivo sono già state espletate e che l’autovelox è regolarmente revisionato e tarato. Per i mezzi sanzionati – ha aggiunto – si fa riferimento a un rilievo satellitare (GPS) e non viene esibita nessuna certificazione di taratura del cronotachigrafo effettuato da centri accreditati. La normativa, inoltre, non prevede alcuna procedura di raffronto tra dati di diversi dispositivi e la Polizia locale non può comportarsi in difformità rispetto a quanto stabilito dalla norma”.
Il sindaco ha infine ricordato che la cadenza dell’attività di revisione e taratura dello strumento è annuale e che l’ultima revisione è stata eseguita lo scorso 5 ottobre 2020; la precedente il 17 ottobre 2019.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha affermato che quello delle tarature degli apparecchi che misurano la velocità “è problema serio ed è necessario essere sicuri che i velox siano ben tarati. Non sarebbe sbagliato – ha aggiunto – che la Polizia locale provasse a verificare con la propria auto se la sanzione scatta anche andando al limite esatto di velocità”.
In replica, il consigliere Giacobazzi, pur riconoscendo che “la valutazione proposta nella risposta ha un suo valore”, di fronte a episodi di questo tipo, ha invitato il Comune ad approfondire la verifica sottolineato che anche gli strumenti utilizzati dagli autotrasportatori sono a norma di legge, “è praticamente impossibile manomettere un cronotachigrafo che, inoltre, è molto più soggetto a controlli rispetto a un autovelox. Lo stesso vale per il sistema satellitare, ancora più preciso delle altre due tecnologie”.
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