19/07/2021

“IL WELFARE DEL FUTURO MIX DI ESPERIENZA E INNOVAZIONE”

Il sindaco Muzzarelli in conclusione del convegno su PrendiaMOci Cura, le nuove Linee d’indirizzo delle Politiche sociali, che rientreranno nella visione del Pug

“Approderà a settembre in Commissione consiliare ed è atteso per la metà dello stesso mese alla votazione del Consiglio comunale il testo definitivo di PrendiaMOci Cura, le nuove linee di indirizzo per il Welfare del Comune di Modena”. Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli in conclusione dell’incontro pubblico che lunedì 19 luglio, in presenza alla Camera di Commercio e in diretta streaming, ha inteso coinvolgere la cittadinanza nel confronto che nei mesi aveva già visto parti sociali, enti del Terzo settore, Azienda sanitaria, operatori e gestori dare il loro contributo al documento, redatto dal settore  Politiche sociali in collaborazione con la Giunta, che delinea le principali strategie in materia di welfare per i prossimi quattro anni.

Anziani e non autosufficienza, povertà e reddito di cittadinanza, famiglie e minori, casa e problemi abitativi, immigrazione e inclusione, ruolo del Terzo settore sono i principali temi al centro delle strategie che intendono rispondere a vecchi e nuovi problemi alla luce dei recenti cambiamenti del contesto economico e sociale.

“Non ci sono prove che un welfare ben strutturato e ben gestito rallenti la crescita economica - ha affermato in apertura di convegno l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli - anzi la presenza di un buon sistema sociale fa da traino ad un'economia dinamica”.

La crisi demografica e l’aumento dell’aspettativa di vita; i flussi migratori globali; fragilità estreme e autosufficienza; povertà economia e sociale; nuova conformazione dei nuclei famigliari sono tutti temi che hanno impatti sul sistema di welfare: “Dobbiamo interrogarci sulle soluzioni e sulla loro sostenibilità”, ha commentato il sindaco concludendo i lavori - perché welfare e servizi sono elemento cruciale e indispensabile per costruire la città del futuro. Se il Pug, che discende dalla nuova legge regionale sull’urbanistica, cambia l’impianto concettuale dei vecchi strumenti urbanistici – ha precisato Muzzarelli - allo stesso modo dobbiamo capire cosa tenere e cosa innovare rispetto a tutte le declinazioni di welfare e servizi. Se andiamo verso un Pug dei ‘rioni’ (come evidenziato nelle ricerca presentata assieme alla Fondazione Del Monte) della prossimità fisica, del mix di funzioni; se Modena, tra 20 anni, deve passare dalla ‘periferia’ a tanti ‘centri’ di qualità, a portata di mano e di tempo, complementari a ciò che la tecnologia permetterà sempre più di fare con un click, i rioni, le parti vive dei quartieri urbani e delle frazioni, devono essere la ricchezza di una nuova città diffusa, centri dove non ci si sente soli e dove non manca nulla rispetto al centro città nemmeno in termini di servizi sociali e sanitari. È fondamentale – ha continuato il sindaco - la collaborazione e la riprogettazione tra Enti Locali ed Autorità Sanitarie in merito alla prossimità dei servizi sanitari e territoriali, il tutto sempre coerentemente con l’evoluzione tecnologica. Anche sul tema anziani e domanda di servizi le risposte sono un mix tra passato e innovazione. Le Cra non sono l’unica risposta, ma restano indispensabili: assistenza residenziale e domiciliare dovranno cambiare e integrarsi. Fondamentale è il tema della ‘personalizzazione’ dei servizi e dell’assistenza, non solo ad anziani e disabili, ma anche ai minori e famiglie. Sui servizi – ha sottolineato inoltre il sindaco Muzzarelli - serve competenza, controllo e capacità del pubblico di garantire qualità e umanità, ma il sistema integrato del nostro welfare è un punto fermo e irrinunciabile, perché ha saputo allargare il perimetro delle risposte e degli interventi. Terzo settore, privato sociale, mondo della cooperazione, istituzioni religiose, imprese che lavorano nell’ambito dei servizi concorrono con il Comune e con le istituzioni a dare a Modena un welfare e dei servizi di qualità.

Nel futuro – ha concluso - ci portiamo questa eredità e gestiamo assieme innovazione e cambiamento, con orgoglio, ma senza nostalgie del passato e con flessibilità”.

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