07/07/2021

GIOVANI / 2 – EDUCATIVA DI STRADA E INCENTIVI PER IL VOLONTARIATO

Tra i progetti previsti dal documento di indirizzi anche lo sviluppo di “Comunità maiuscole” e l’evoluzione dell’Informagiovani per la consulenza digitale 4.0

Un nuovo impulso al progetto di educativa di strada e l’aggiornamento del servizio Informagiovani che diventerà “digitale” e sempre più interconnesso con le realtà del territorio, ma anche incentivi economici per svolgere volontariato attivo – usufruendo in “cambio” di una riduzione dell’affitto – e l’accompagnamento delle fasce più fragili della popolazione giovanile verso il mondo del lavoro. Sono solo alcune delle linee di intervento previste nel documento di indirizzi delle Politiche giovanili del Comune di Modena, tenendo conto, inoltre, delle nuove modalità nella fruizione dei servizi conseguenti all’emergenza sanitaria da Coronavirus.

Il rafforzamento del servizio di educativa di strada, in particolare, rappresenta uno dei punti principali delle linee guida delle Politiche giovanili: avviato nel mese di settembre 2020 nell’area del parco Novi Sad, per poi svilupparsi nei principali luoghi dell’aggregazione giovanile in città grazie pure all’utilizzo di un camper per gli spostamenti degli operatori, il progetto si concretizza in un’attività di prevenzione contro l’abuso di alcol e l’assunzione di droghe, nella promozione di servizi e opportunità rivolti ai giovani, anche per l’orientamento professionale e scolastico, nel monitoraggio dei comportamenti dei ragazzi per intercettarne necessità ed eventuali devianze e in un’azione di sensibilizzazione sul rispetto delle condotte socio-sanitarie per contrastare la diffusione del Covid, come, per esempio, l’importanza di evitare gli assembramenti.

Spaziano invece dalle visite nelle aziende ai corsi per padroneggiare LinkedIn, ma anche dalla promozione del volontariato alle lezioni in laboratorio con i professionisti, le numerose attività del progetto “Comunità maiuscole”, che consiste nell’accompagnamento di quasi 80 ragazzi e ragazze nella costruzione di un proprio percorso formativo e lavorativo attraverso una serie di azioni di orientamento da svolgere sul territorio. Il target del progetto è costituito dai giovani tra 16 e 35 anni con un’attenzione particolare, ma non esclusiva, a soggetti con minori opportunità sia di studio sia economiche, che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale (i cosiddetti “Neet”).

Tra i nuovi progetti previsti dal documento di indirizzi c’è quello intitolato “Antenne” che consiste, per i giovani coinvolti, nella possibilità di vedersi ridurre il canone di affitto di casa a fronte di un’attività di volontariato svolta in diversi ambiti e in contesti di fragilità socioeconomica o educativa: sostegno e accompagnamento per persone fragili, piccola manutenzione delle parti comuni di contesti abitativi, organizzazione di momenti di socialità, aiuto compiti, apertura di un info point - portierato sociale. Nel dettaglio, l’Amministrazione metterà a disposizione, attraverso la società di trasformazione urbana CambiaMo, sei appartamenti di recente costruzione nel complesso R-Nord con dimensioni che vanno da 45 a 86 metri quadrati (destinati a ospitare fino a 12 ragazzi); la stessa opportunità, con l’attivazione di agevolazioni sull’affitto, verrà offerta ai giovani universitari già collocati in uno studentato con 30 posti letto. Contando sulla disponibilità di questi alloggi, dunque, sarà possibile sperimentare un modello innovativo, per poi eventualmente estendere la ricerca di appartamenti sul mercato privato degli affitti.

È destinato a diventare “4.0”, invece, l’Informagiovani di piazza Grande che, da un’attività di tipo informativo, si evolverà offrendo servizi di consulenza, accompagnamento e orientamento ai giovani. Attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, quindi garantendo un accesso digitale, il nuovo centro sarà collegato in maniera maggiormente strutturata e secondo un protocollo specifico a una rete di partner del territorio in grado di garantire supporto qualificato di “secondo livello” (Camera di commercio, Centro per l’impiego, Er.Go, enti di formazione professionale, istituti tecnici alta formazione, centro servizi per il volontariato, Copresc). Anche i canali di accesso al servizio dovranno essere molteplici, superando sempre più il tradizionale contatto in presenza: mail telefono, chat, web, social e videochiamate con operatore dello sportello. Saranno inoltre potenziati, per mezzo di strumenti tecnologici adeguati, il monitoraggio delle richieste, il tracciamento del percorso di accompagnamento e gli esiti del percorso.

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