Conferire la cittadinanza onoraria di Modena al Milite ignoto, il simbolo di tutti gli italiani caduti in guerra, nell’anno del centenario della tumulazione della salma senza nome all’Altare della patria e a pochi mesi dal viaggio del “Treno della memoria”: a distanza di un secolo, infatti, uno speciale convoglio attraverserà l’Italia ripercorrendo le tappe del 1921, quando da Aquileia giunsero a Roma le spoglie prescelte di uno sconosciuto, appunto in rappresentanza di tutti, vittima del primo conflitto mondiale. È la richiesta unanime del Consiglio comunale che ha approvato l’ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e condiviso col sindaco Gian Carlo Muzzarelli. Il documento, inoltre, invita ad attivarsi con la Commissione toponomastica per intitolare al Milite ignoto uno spazio pubblico della città.
Presentando in aula il documento, il consigliere Marco Forghieri (Pd) ha ricordato il percorso che un secolo fa portò alla sepoltura della salma di un soldato ignoto al Vittoriano dopo che “Maria Bergamas, madre di Antonio, caduto e disperso, scelse per tutte le italiane il simbolo di un intero popolo, a ricordo del sacrificio dei giovani mandati a combattere una guerra che costò al Paese oltre un milione di caduti”. Quel momento, uno degli eventi unificanti della nazione, sarà ricordato quest’anno nelle celebrazioni per la ricorrenza del centenario che culmineranno giovedì 4 novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Pochi giorni prima, tra venerdì 29 ottobre e martedì 2 novembre, il “Treno della memoria” ripeterà lo stesso percorso sui binari del 1921, un omaggio itinerante sviluppato in oltre 120 località dal Friuli-Venezia Giulia alla Capitale, per un viaggio che “riunirà” l’Italia anche dopo le fratture causate dall’emergenza sanitaria.
Recependo la sollecitazione dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), l’Assemblea ha quindi presentato “con uno spirito unitario” la mozione sulla cittadinanza onoraria con l’obiettivo di rendere onore “senza retorica, con gli strumenti a disposizione del Consiglio comunale”, a chi ha sacrificato la propria vita in guerra per la nazione. “Con questo atto – ha sottolineato Forghieri – ricordiamo e facciamo rivivere anche le storie delle famiglie modenesi che durante le guerre hanno perso un proprio caro”.
Aprendo il dibattito per Lega Modena, Giovanni Bertoldi ha osservato che l’iniziativa “ci consente di stringerci nel nome dei nostri caduti al di là delle appartenenze politiche, anche con l’obiettivo di ricordare le atrocità della guerra per coloro che hanno avuto la fortuna di non viverla. Il fatto che ci si riferisca al Milite ignoto dà un senso di coralità, per una tragedia che ha accomunato tanti italiani. Il conferimento della cittadinanza onoraria grazie alla sollecitazione dell’Anci non solo omaggia il caduto ed esprime riconoscenza alla sua figura, ma si prefigge pure di rendere il Milite ignoto cittadino di tutte le città e quindi dell’intera nazione”.
Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha fatto presente che “la celebrazione e l’impegno che assumiamo con la mozione non sono mera retorica: grazie a questo atto, infatti, vengono richiamati e riconosciuti i valori costituzionali attraverso il ricordo doveroso di coloro che sono caduti e i cui corpi non sono potuti tornare a casa”. Il consigliere, in particolare, ha ricordato i principi di “una società democratica fondata sulla pace che riconosce la sacralità della difesa della patria”.
Paola Aime (Europa Verde – Verdi) ha affermato che “il conferimento della cittadinanza onoraria restituisce identità a una delle tante vittime di una delle guerre più dure”. Inoltre, dopo aver sottolineato che “come partito di pace e pacifismo ricordiamo che nel 1977 il nostro Paese ha riconosciuto l’obiezione di coscienza”, la consigliera ha espresso l’auspicio che “che si possa giungere alla cittadinanza onoraria anche al naufrago ignoto”.
Azioni sul documento