07/11/2022

SICUREZZA, EDUCATIVA DI STRADA E POLIZIA LOCALE COLLABORANO

La prevenzione del disagio complementare al controllo del territorio in via Viterbo come in zona Pomposa: il sindaco ha risposto a un’interrogazione di Rossini (Fd’I)

“Il coordinamento tra Polizia locale e attività dell’Educativa di strada è pienamente inserito nelle strategie di sicurezza urbana ed è un valore positivo che vogliamo confermare per il futuro. Il presidio e controllo del territorio è infatti più efficace se complementare con attività che mirano alla prevenzione del disagio e della marginalità sociale tra i minori”.

 

Ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli rispondendo nel Consiglio comunale di lunedì 7 novembre all’interrogazione di Elisa Rossini di Fratelli d’Italia. L’istanza, riferendosi in particolare a “episodi di micro criminalità e risse tra giovani” avvenute nel quartiere Le Torri e in zona Pomposa, domandava “per quale ragione gli operatori dell’Educativa di strada e la Polizia locale non erano presenti in particolare in zona Pomposa; se e quali forme di coordinamento esistono tra  Educativa di strada e Polizia locale; se risultano segnalazioni giunte dai cittadini del quartiere Le Torri, quanti gli interventi nel quartiere nel 2021 e per quali ragioni”.

Il sindaco ha sottolineato “la costante collaborazione tra gli operatori di Polizia Locale e il personale specializzato all’interazione sul campo con i gruppi giovanili e le professionalità riconosciute e di valore”. Sull’Educativa di strada, per il biennio 2022-2024, l’amministrazione ha previsto complessivamente 2.750 ore di attività.

“C’è un lavoro coordinato – ha continuato - tra Politiche giovanili, Polizia Locale, ufficio Legalità e Sicurezza e Servizi Sociali che condividono obiettivi significativi: monitoraggio dei luoghi di aggregazione; prevenzione di comportamenti a rischio; educazione all’uso degli spazi pubblici; collaborazione coi servizi del territorio; informazione sui servizi per i giovani; promozione di servizio civile e cittadinanza attiva; incontri per sostenere l’autonomia e l’orientamento al lavoro; promozione di Younger Card e volontariato, della sicurezza stradale e della mobilità consapevole”.

Riguardo alle aree in oggetto, Muzzarelli ha innanzitutto ricordato la recente assemblea pubblica nel rione via Viterbo, Le Torri, la Punta e Vaciglio dove sono attive cinque telecamere di videosorveglianza cittadina di cui tre installate lo scorso anno. Durante l’assemblea sono stati forniti dati su controlli e interventi della Polizia locale nel quartiere dal 1 gennaio al 30 settembre: 498 segnalazioni con Rilfedeur, di cui 414 evase e le altre in corso di verifica; 850 interventi per controllo di territorio e persone, viabilità e sosta, campagne informative, rifiuti, benessere animali, disturbi di quiete pubblica, cantieri; 19 persone, 94 veicoli controllati e 58 sanzioni elevate nelle attività di presidio dei parchi.

In zona Le Torri, c’è inoltre un presidio che fa capo ai settori Politiche Giovanili, Decentramento e Politiche sociali con spazi civici, Educativa di strada e Net garage che amplierà l’attività anche nelle ore serali grazie a un nuovo progetto.

Relativamente alla Pomposa, il sindaco ha ricordato: il presidio fisso deciso in sede di Cosp e attuato tutti i giorni della settimana dalle 20 alle 2; l’educativa di strada con attività programmate e il progetto di riferimento Buonalanotte; l’incontro con attività commerciali e esercizi pubblici con la condivisione di azioni per la videosorveglianza, la riqualificazione degli spazi pubblici dell’area della movida e l’illuminazione.

Infine, per quanto riguarda l’operazione della Squadra Mobile della Questura, citata nell’interrogazione, il sindaco ha ribadito: “L’attenzione che questo territorio rivolge al fenomeno della devianza giovanile è costante ed elevata”.

Ha spiegato che l’operazione, a cui ha collaborato anche la Polizia locale, ha rappresentato il culmine di attività repressive che hanno consentito di individuare gli autori degli episodi commessi nella forma delle ‘aggregazioni giovanili violente’, senza cioè una vera struttura organizzativa; infatti, non è stata riconosciuta l’associazione a delinquere dei due gruppi principali Daison216 e Nooz. I ragazzi e le ragazze perseguite, che evidenziano alla base un disagio personale o familiare, si sono associati di volta in volta in gruppi creatisi sui social network, cavalcando la situazione socio-mediatica del momento. Il sindaco Muzzarelli ha quindi affermato l’importanza del lavoro di rete realizzato da Istituzioni, Autorità giudiziaria, Scuola e Servizi sociali sul tema dei minori che è anche entrato nel Patto per Modena Sicura. Ha ricordato gli incontri sulla legalità organizzati nelle scuole e la discussione in sede di Cosp con il coinvolgimento di Ufficio scolastico provinciale e Ausl, oltre che delle Procure di Modena e dei Minori di Bologna. Ha riferito che le Autorità giudiziarie hanno rilevato un aumento delle condotte illegali che riguardano i minori, soprattutto reati predatori commessi anche con violenza ed è stata condivisa la necessità di un ancor più forte coordinamento delle iniziative di formazione ed informazione nelle scuole e l'opportunità di ulteriori momenti di confronto fra le istituzioni.

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