01/04/2022

NUOVI SCAGLIONI IRPEF, MODENA ADEGUA L’ADDIZIONALE

Nessuna modifica fino a 50 mila euro, rimane la progressività e aliquota massima solo per i redditi più alti. Invariato il gettito. Ok del Consiglio comunale

Con la riforma dell’Irpef a livello nazionale, che riduce da cinque a quattro gli scaglioni di reddito di riferimento, Modena deve adeguare anche le addizionali comunali dato che sono diversificate in maniera progressiva e non tutte corrispondono ai vecchi scaglioni. Il Consiglio comunale ha approvato il provvedimento nella seduta di giovedì 31 marzo decidendo, con l’obiettivo dell’invarianza di gettito, di continuare ad applicare l’aliquota massima dello 0,8 per cento solo per lo scaglione dei redditi più alti, che ora è quello che parte da 50 mila euro, più ampio quindi di quello precedente.

Per gli altri scaglioni sono confermate, senza esenzioni, le aliquote in vigore: 0,50 per cento fino a 15 mila euro; 0,64 tra i 15 mila e i 28 mila euro; 0,75 tra i 28 mila e i 50 mila euro.

Prima della riforma nazionale gli scaglioni per i valori più alti erano diversi: si andava dai 28 mila ai 55 mila euro e l’addizionale applicata era dello 0,75: poi dai 55 mila ai 75 mila euro (addizionale allo 0,79) e quindi oltre i 75 mila euro dove l’addizionale era al livello massimo dello 0,80.

La delibera, presentata dall’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza, è stata approvata con il voto della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Europa verde - Verdi e Modena civica) e quello contrario delle opposizioni: Movimento 5 stelle, Lega Modena, Forza Italia, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Modena sociale.

L’assessore Cavazza ha sottolineato come, all’insegna dell’equità, sia stata mantenuta la progressività senza aumentare l’aliquota in tutti gli scaglioni di reddito fino a 50 mila euro e mantenendo l’aliquota massima solo nello scaglione dei redditi più alti, che ora è più ampio. E ha precisato che, sulla base delle simulazioni sui redditi 2019, rese disponibili dal Ministero in febbraio, il gettito dovrebbe attestarsi su quello dello scorso anno (20 milioni e 450 mila euro), anche se dovrà essere verificata l’applicazione delle nuove detrazioni previste dalla normativa nazionale che potrebbero ridurre la base imponibile.

Il simulatore del Ministero conferma che l’aliquota media per Modena non varia, rimane allo 0,56 per cento, più bassa della media nazionale che è allo 0,65.

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