27/05/2022

SACCA / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Numerosi gli interventi dei consiglieri prima dell’approvazione dell’ordine del giorno

Sono numerosi i consiglieri intervenuti nel dibattito che ha preceduto l’approvazione dell’ordine del giorno presentato da Pd e Modena civica sulla rivisitazione del progetto di riqualificazione dell’area produttiva ex Civ & Civ.

Rilevando che il nuovo masterplan presentato da Conad “sembra sposare di più le scelte dei cittadini, rimuovendo alcune delle maggiori criticità del progetto precedente”, Barbara Moretti (Lega Modena) ha ricordato che il gruppo consiliare “da subito aveva espresso perplessità su un progetto che aveva un forte impatto ambientale. Le modifiche ci sono state e ne siamo felici ma il merito va solo al comitato e ai cittadini che hanno affrontato la discussione in modo civile e costruttivo. La salute della comunità è un bene assoluto e la politica ha il compito di mediare tra legittimi investimenti industriali e l’ambiente. L’amministrazione non può limitarsi a ratificare scelte di altri, ci deve essere sempre una valutazione dell’impatto ambientale che in questo caso finora era mancata”. Giovanni Bertoldi ha affermato che il nuovo progetto, “sul quale però non c’è ancora nulla di ufficiale”, sembra migliore rispetto a quello iniziale, “ma questo si deve non all’amministrazione o alla maggioranza in Consiglio, ma solo all’azienda che ha preferito evitare il muro contro muro con i cittadini. Però – ha proseguito – bisognerebbe ripartire da capo con l’iter autorizzativo perché il progetto attuale è talmente stravolto rispetto al precedente da risultare di fatto un nuovo progetto, di cui dobbiamo capire ancora molte cose”.   

Per Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) l’ordine del giorno valuta positivamente un masterplan “che, però, appunto, è solo un masterplan: i miglioramenti ci sono ma sono narrativi e non concretizzati in un progetto chiaro, con dei numeri. Non possiamo, quindi, formulare un giudizio”. Rilevando che è “comunque meglio discutere dei progetti in anticipo che troppo tardi, quando sono chiusi, come avviene spesso”, la consigliera ha sottolineato che “le nostre proposte, fatte a febbraio e considerate assurde dalla maggioranza, sono ora presenti in questo ordine del giorno, è evidente che allora entrare nel merito tecnico è possibile. Siamo felici – ha concluso – che il progetto sia cambiato radicalmente e abbia introdotto novità importanti come la creazione di una comunità energetica a favore del quartiere”. Secondo Andrea Giordani, “il percorso di partecipazione, a detta dei residenti, non è stato così netto, ed è arrivato solo dopo ripetute richieste di chiarimenti. Nessuno è mai stato contrario alla riqualificazione di un’area dismessa, ma il progetto è cambiato varie volte e ci sono ancora da chiarire molte cose: mi associo, quindi, a chi chiede di fare chiarezza sul percorso, che deve avvenire in tappe chiare e ben illustrate al Consiglio e ai cittadini”. Tra le questioni ancora da affrontare, il consigliere ha individuato in particolare quella dell’impatto del rumore “generato dai camion frigo che devono restare accesi per non interrompere la catena del freddo”.

Annunciando il voto di astensione del gruppo Sinistra per Modena, Vincenzo Walter Stella lo ha motivato affermando “che non ha molto senso esprimersi oggi su un progetto non ancora depositato formalmente e mai approdato in Consiglio comunale. Noi – ha aggiunto – avevamo evidenziato pubblicamente le forti criticità del primo progetto, ma vogliamo attendere il deposito della seconda versione, di cui al momento c’è solo un masterplan, per capire quali e quante delle disposizioni impartite dalla Conferenza dei servizi e delle osservazioni siano state recepite. Le richieste contenute nell’ordine del giorno sono condivisibili – ha concluso – ma prima di esprimere un giudizio definitivo preferiamo aspettare il deposito del nuovo progetto e la presentazione delle nuove osservazioni”.

Conciliare la sostenibilità ambientale con lo sviluppo economico “non è semplice”, ha detto Katia Parisi per Modena civica, “e noi ci eravamo impegnati a non avvallare progetti non sostenibili dal punto di vista ambientale. Il nuovo masterplan presentato, però, è migliorativo e ha accolto la maggior parte delle istanze dei cittadini a beneficio dell’intera comunità. Il dialogo con i cittadini è una ricchezza da custodire come valore imprescindibile della nostra azione amministrativa. E in questo caso a vincere è stata la capacità della nostra comunità di sapersi confrontare sempre, a volte con toni accesi, ma con l’obiettivo comune di avere una città sempre più sostenibile ambientalmente e competitiva economicamente”.

Per il Pd, Diego Lenzini ha specificato che il procedimento “con ogni probabilità prevederà la possibilità di presentare nuove osservazioni”, osservando inoltre che non è prematuro esprimersi sul masterplan “perché è compito del Consiglio dare gli indirizzi. Se aspettiamo il progetto definitivo, potremo solo votare a favore o contro, e non sarà più possibile fare sintesi delle ragioni diverse, mentre noi siamo intenzionati a continuare a lavorare per individuare i miglioramenti possibili”. Alberto Bignardi ha riepilogato “il grande lavoro di interazione svolto dai consiglieri con i cittadini, sempre ascoltati nei numerosi incontri pubblici. Il nuovo progetto permette la rimodulazione dell’area, riduce i flussi di traffico e l’impatto ambientale, andando, appunto, incontro alle richieste dei cittadini”. Secondo Antonio Carpentieri “la politica ha creato le condizioni per cui l’azienda interessata a continuare un’attività produttiva potesse farlo, ma in un contesto diverso e migliorativo che tenesse conto delle criticità rilevate da più parti, noi compresi. Ma quello che conta – ha sottolineato – è che abbiamo raggiunto una soluzione che contempera gli interessi dell’azienda con quelli del cittadino, tutelando la parte residenziale e allo stesso tempo consentendo all’impresa continuare a dare lavoro e produrre ricchezza”. Federica Venturelli si è concentrata sul tema della rigenerazione urbana, “una priorità politica, che deve proseguire seguendo le regole pubbliche e ascoltando le istanze dei cittadini e che sta cambiando in meglio tutta l’area nord della città”. Il nuovo masterplan, secondo la consigliera, “dimostra che siamo sulla strada giusta per arrivare a una vera rigenerazione che coniughi il mantenimento dei posti di lavoro e l’alta qualità ecologico-ambientale, dove non solo non c’è consumo di suolo ma si riedifica meno”. Venturelli ha concluso esprimendo apprezzamento al mondo cooperativo “che ha saputo ascoltare e rispondere ai nuovi bisogni ambientali e sociali”.

In premessa, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) ha osservato che “con la mozione, Pd e Modena civica stanno proponendo indicazioni a procedimento in corso, non vedo perché non possiamo farlo anche noi con l’emendamento”. Sui contenuti dell’ordine del giorno si è detta “perplessa, perché anche la precedente mozione, sul primo progetto, dava una valutazione positiva, come la dà oggi sul masterplan”.

La tutela della salute e dell’ambiente è prioritaria per Paola Aime (Europa verde-Verdi) che ha affermato che nel modenese “sui poli logistici, come sugli allevamenti, è urgente un Bilancio ambientale di area vasta, l’inquinamento dell’aria, del terreno e delle acque richiede, infatti, un cambio di prospettiva che non si può fermare al territorio comunale”. Il primo progetto di NordiConad, ha detto Aime, “pur rigenerando, richiedeva un tributo ambientale e sociale sproporzionato ai vantaggi. Per fortuna, grazie al lavoro preciso e approfondito dei cittadini e al processo di ascolto attivo da parte della politica e della proprietà, siamo di fronte a un sostanziale miglioramento che deve però essere presentato, nella sua versione definitiva e al quale devono poter seguire le osservazioni, per poter dare un giudizio definitivo”.

 

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