18/01/2023

TERRAMARA / 2 – IN 15 MILA ALL’ANNO NELLA PREISTORIA

Aperto da quasi vent’anni, il Parco propone un approccio esperienziale alla storia più antica, all’archeologia e alla conoscenza di una civiltà identitaria per il territorio

Sono quindicimila in media ogni anno i visitatori del Parco archeologico della Terramara di Montale che sperimentano un viaggio a ritroso nell’età del bronzo alla scoperta dei villaggi preistorici delle terramare.

Il Parco è nato nel 2004 come settore “open air” del Museo Civico di Modena ed è dedicato, appunto, alla valorizzazione delle terramare, gli abitati che si sono sviluppati nell’età del bronzo, tra il 1650 e il 1150 a.C., nella parte centrale della pianura padana configurandosi come elemento centrale del territorio. Con la realizzazione del Parco si è voluto proporre un’offerta culturale qualificata sotto il profilo scientifico, divulgativo e didattico che consentisse un approccio esperienziale alla conoscenza di questa civiltà identitaria nella storia del nostro territorio. Gli scavi eseguiti dal Museo Civico nella terramara di Montale tra il 1996 e il 2000 hanno fornito un enorme quantità di dati e creato le condizioni per realizzare un luogo nel quale potessero dialogare l’area archeologica, con le tracce evidenti dello scavo, e il museo all’aperto, con la ricostruzione a grandezza naturale di strutture difensive, abitazioni e aree produttive.

L’utenza del Parco è costituita da scuole (provenienti per metà da Comune e Provincia e per metà dalla regione e da fuori) per un totale di circa diecimila studenti all’anno, e da un pubblico, con le stesse percentuali di provenienza, composto da famiglie, appassionati e studiosi, per un totale di circa cinquemila visitatori nelle giornate di apertura (mediamente 22 all’anno, nel periodo climaticamente più favorevole da aprile all’inizio di novembre). La visita prevede per le scuole un percorso interattivo che replica le tappe della ricerca archeologica (scavo, analisi dei materiali, ricostruzioni), e per il pubblico un itinerario guidato tra area archeologica e museo all’aperto. A ogni visita segue una dimostrazione di archeologia sperimentale diversa e un laboratorio a tema per bambini.

Il Parco, gestito dal Comune di Modena, sorge su un’area verde di proprietà del Comune di Castelnuovo; gestione, proprietà e manutenzioni sono regolate da una convenzione tra i due Comuni che viene rinnovata ogni tre anni.

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