Semplificare la mobilità delle persone disabili su tutto il territorio italiano, raccordando il sistema regionale di gestione delle auto associate al Cude, il contrassegno unico disabili europeo, con la banca dati unica nazionale istituita dal Governo. È la richiesta del Consiglio comunale che ha approvato, con voto unanime, l’ordine del giorno presentato da Giovanni Bertoldi per Lega Modena, nella seduta di giovedì 16 novembre.
Il documento ricorda che dal 2021 il Comune di Modena è tra gli enti firmatari del protocollo regionale per la sperimentazione di un sistema di interscambio dati finalizzato a facilitare la circolazione dei veicoli con contrassegno Cude nelle Ztl dei Comuni aderenti dell’Emilia-Romagna. Una volta registrato il pass nel Comune di residenza, infatti, la persona disabile può circolare, senza ulteriori adempimenti burocratici, anche nei centri storici di altri territori della regione che aderiscono all’accordo, a loro volta facilitati nella gestione degli accessi e delle procedure di controllo delle targhe.
Il documento puntualizza che successivamente, per lo stesso scopo, ma su scala nazionale, è stato istituito per iniziativa ministeriale una banca dati unica nazionale. Si tratta di una piattaforma (attiva in via sperimentale dal 2022) che raccoglie i dati non sensibili di tutti i pass Cude condivisi dalle Pubbliche amministrazioni italiane aderenti al progetto. Lo scopo è favorire, appunto, una gestione delle autorizzazioni coordinata su tutto il territorio nazionale, consentendo, a chi deve spostarsi da un comune all'altro, anche tra diverse regioni, di non dover più comunicare l'ingresso nelle aree a traffico limitato o nei parcheggi riservati. Allo stesso tempo, questa gestione consente ai Comuni di “riconoscere” la targa della vettura in circolazione, evitando di elevare sanzioni.
“Si tratta di una soluzione innovativa e di buon senso – ha affermato Bertoldi – che segue quanto realizzato già dalla Regione Emilia-Romagna, semplificando le procedure per i cittadini e alleggerendo il carico di lavoro dei dipendenti comunali che così potranno dedicarsi ad altro”.
Tuttavia, ha puntualizzato il capogruppo, l’elenco dei Comuni aderenti alla banca dati nazionale resta ancora limitato. Per questo motivo, nei mesi scorsi, il Governo ha sollecitato l’Anci a farsi promotrice dell’adesione tra gli enti, evidenziandone “gli effetti di semplificazione e garanzia del diritto alla mobilità per persone disabili”.
L’ordine del giorno, dunque, chiede all’Amministrazione di aprire un tavolo, coordinato dalla Regione, per valutare ed eventualmente favorire la compatibilità dell’attuale protocollo regionale con la piattaforma nazionale Cude, al fine di evitare sovrapposizioni di procedure e banche dati e dunque agevolare la mobilità delle persone interessate su tutto il territorio nazionale.
Motivando il voto a favore del Pd, Antonio Carpentieri ha manifestato apprezzamento per la mozione “che riconosce il lavoro già svolto da Comune e Regione per facilitare gli spostamenti di queste persone: siamo ora d’accordo nel fare il salto nella nuova piattaforma che dà benefici più ampi”.
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