25/05/2023

RACCOLTA RIFIUTI / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi dei consiglieri dopo la trasformazione dell’interrogazione in interpellanza

L’interrogazione sulla gestione della nuova raccolta differenziata è stata trasformata in interpellanza e il dibattito è stato aperto dal capogruppo Pd Antonio Carpentieri richiamando i doveri del gestore rispetto ai tempi da rispettare per togliere i rifiuti abbandonati e ripulire. “E il Comune – ha aggiunto Carpentieri – deve fare di più per far funzionare il servizio. Il porta a porta è complicato, serve tempo per il cambio culturale, ma Modena deve essere tenuta pulita”.

Condividendo il richiamo all’inciviltà contenuto nell’interrogazione, Carpentieri ha riconosciuto che la maggioranza dei cittadini sta facendo la propria parte, ma servono ulteriori correttivi rispetto a ciò che il Comune ha già chiesto, per esempio tempi di esposizione dei rifiuti e di raccolta meglio definiti: “A volte passa ancora troppo tempo tra il giusto conferimento e la raccolta del pattume, bisogna valutare se ci sono condizioni per sanzionare il gestore in caso di evidenti inadempimenti: si è preso degli impegni e deve rispettarli”.

Anche Paola Aime (Europa Verde-Verdi) ha affermato che i tempi di raccolta devono essere sicuramente migliorati, ma ha ribadito che il sistema precedente “non permetteva sufficiente tutela ambientale e della salute dei cittadini: anche se apparentemente vivevamo meglio non stavamo facendo il nostro bene, non differenziavamo in maniera corretta”. Giusto cambiare, quindi, ma il sentire dei cittadini va tenuto in considerazione e bisogna applicare i correttivi necessari e informare puntualmente sui dati di miglioramento della raccolta.

Per il capogruppo di Lega Modena Giovanni Bertoldi, però, le cose non stanno andando per niente bene e ci sono anche disservizi legati al mancato funzionamento di cassonetti: “Non si può dare la colpa ai cittadini per le mancanze di Hera e l’Amministrazione comunale ne deve prendere atto”. Per Bertoldi, infatti, i rifiuti differenziati non vengono mai prelevati al momento giusto, negli orari più idonei per non creare disagi: “Occorre quindi cambiare radicalmente il sistema”. Anche sui dati Bertoldi ha espresso dubbi: “Non abbiamo la possibilità di verificare: chi raccoglie i rifiuti, infatti, è lo stesso soggetto che li gestisce”.

“Nessuno pensa di dare la colpa ai cittadini”, gli ha risposto Diego Lenzini per il Pd precisando che “i modenesi non sono certo degli incivili: ma qualche incivile c’è”. A volte però, ha riconosciuto Lenzini, c’è anche chi non fa la cosa giusta perché non ha capito bene come funziona ed Hera deve farsi carico di questo problema comunicativo, “siamo in una fase di rodaggio, ma le cose devono essere messe a posto rapidamente: non può certo essere questo lo standard del servizio”.

Nella replica la capogruppo di Fratelli d’Italia Elisa Rossini ha affermato che l’assessora Filippi continua ad avere una posizione appiattita su quella di Hera non considerando adeguatamente il cattivo funzionamento dell’App per le segnalazioni e gli errori di comunicazione: “Approcciando i cittadini in un modo punitivo ogni comunicazione diventa difficile e non possiamo pensare che sia tutta colpa dei cittadini: servono modifiche, tra le quali più passaggi settimanali per la raccolta”.

In conclusione, l’assessora Filippi, precisando di non stare dalla parte di Hera, ha ribadito che è necessario fare funzionare questo modello di raccolta, che è quello messo a gara e giudicato migliore di altri proprio per la velocità che può garantire: “Ci sono difficoltà ad applicarlo in poco tempo, ma i primi dati sono positivi con l’indifferenziata che è salita 67,5 per cento: bravi i cittadini modenesi. Ma c’è spazio per migliorare il servizio”.

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