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Ghinelli Paola
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L'emigrato Ero solo nel treno. La tormenta di neve turbinava. Infreddolito pensavo al paese che la fame addenta allo schiavo bambino, a quel dito che può dare la morte, al dolore del corpo e della mente. I cipressi sfilavano all'esterno, il timore divenne canto: i sorrisi oppressi rischiararono, dandomi coraggio, la notte scura. Perché ero scappato? Sacrificavo tutto a questo viaggio, forse la vita. Ma su quale altare? Soldi e lavoro. Il cuore è restato. Io sono in trappola. Non posso tornare. Ghinelli Paola |