Il 11 giugno 1995 si svolsero in Italia n. 12 referendum abrogativi sui seguenti temi:
- 1-Rappresentanze sindacali (r. massimale);
- 2-Rappresentanze sindacali r. minimale);
- 3-Contrattazione pubblico impiego;
- 4-Soggiorno cautelare;
- 5-Privatizzazione della RAI;
- 6-Autorizzazione al commercio;
- 7-Trattenute contributi sindacali;
- 8-Legge elettorale comuni;
- 9-Orari esercizi commerciali;
- 10-Concessioni televisive nazionali;
- 11-Interruzioni pubblicitarie;
- 12-Raccolta pubblicità televisiva.
Il settimo quesito chiedeva l'abrogazione della norma che impone la contribuzione sindacale automatica ai lavoratori.
Il quesito sulla scheda:
"Volete Voi l'abrogazione della legge 20 maggio 1970, n. 300, recante "Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento" limitatamente a: articolo 26, comma 2: "Le associazioni sindacali dei lavoratori hanno diritto di percepire, tramite ritenuta sul salario nonché sulle prestazioni erogate per conto degli enti previdenziali, i contributi che i lavoratori intendono loro versare, con modalità stabilite dai contratti collettivi di lavoro, che garantiscono la segretezza del versamento effettuato dal lavoratore a ciascuna associazione sindacale" e comma 3: "Nelle aziende nelle quali il rapporto di lavoro non è regolato da contratti collettivi, il lavoratore ha diritto di chiedere il versamento del contributo sindacale all'associazione da lui indicata nonché il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante 'Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relativa alle scuole di ogni ordine e grado', limitatamente all'art. 594?"
Consultazione con esito positivo.